Che fine farà l’Unione europea
Che fine farà l’Unione europea (Sesta e ultima parte di un approfondimento di Teo Dalavecuras. Le cinque puntate precedenti si possono leggere qui) Il fatto è che ci sono solo due modi, sufficientemente sperimentati, per organizzare politicamente un territorio occupato da popoli che hanno in comune importanti elementi culturali (la tradizione culturale che origina dalla Grecia classica, il diritto romano, l’evangelizzazione cristiana) ma solo alcuni interessi comuni, mentre per il resto sono divisi da storia, tradizione politica, lingua, costumi e, last but not least, interessi divergenti quando non contrastanti. (Start Magazine)
La notizia riportata su altre testate
L’Unione europea (Ue) si trova a fronteggiare almeno tre minacce: conflitti sempre più profondi ai propri confini, essendo per giunta priva di un sistema comune di difesa e correndo il rischio di perdere l’abituale copertura statunitense; crescenti pressioni di flussi di rifugiati e migranti, non gestibili senza uno sforzo di solidarietà e progetti europei di inclusione e di formazione; un modello produttivo obsoleto, che non può affidarsi alle attuali tecnologie mature e al traino della domanda esterna in presenza di una competizione sempre più aspra fra Stati Uniti e Cina sulla frontiera tecnologica e dei dazi preannunciati dall’amministrazione Trump. (Il Sole 24 ORE)
Il 2025 che si sta avviando chiuderà un quarto di secolo che ha sconvolto la mappa mondiale e si apre con la speranza di tempi nuovi, invocati anche da un Giubileo declinato nel segno della speranza. (La Fedeltà)
Un’altra guerra che incombe sul Mediterraneo. La prospettiva per noi europei di dover mandare un contingente militare a presidio del confine con la Russia nel caso dell’auspicata pace tra Mosca e Kiev. (L'Eco di Bergamo)
Avevano combattuto tutti e tre contro il nazismo e il fascismo e, conquistata la libertà, si erano ritrovati insieme a Yalta nel marzo 1945 per delineare i principi e l’assetto su cui poggiare nuova vita nel mondo. (varesenews.it)
Ognuno si auto proclama lo sbandieratore della pace e il paladino della democrazia e dei suoi valori, ma in realtà dietro la parvenza della sedicente filantropica attenzione verso il progresso dell’umanità si occultano biechi interessi economici e di potere geopolitico. (L'Opinione)
Usa Europa Giappone. Nei decenni successivi sono cambiate molte carte in tavola, che porterebbero il prof. (Il Sole 24 ORE)