Alla guida della Curva Nord tornano i capi storici del tifo interista, silenzio sull’omicidio di Bellocco

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La Stampa INTERNO

È Renato Bosetti il nuovo capo della Curva Nord. Dopo l’omicidio del nipote del capobastone della cosca di Rosarno, Antonio Bellocco, e l’arresto di Andrea Beretta, gli ultras nerazzurri si sono riuniti per la prima volta questa sera al Baretto vicino a San Siro. La restaurazione È la “restaurazione” della Nord con il ritorno sulla balaustra del cinquantaquattrenne, capo degli Old Fans, tra i fo… (La Stampa)

Su altri media

Nel caos sarà travolto e poi morirà l’ultras nerazzurro Daniele Belardinelli, detto Dede. Da allora alla direzione della Curva nord si sono alternati ben tre direttivi diversi. (Il Fatto Quotidiano)

Qualcuno ha parlato di un ritorno al passato e in parte è così, anche se Renato Bosetti ha fatto parte del direttivo della Curva Nord dell’Inter anche negli ultimi agitatissimi anni, quando a guidare gli ultras nerazzurri sono stati Vittorio Boiocchi e Andrea Beretta: il primo ucciso sotto casa a ottobre del 2022 da killer ancora sconosciuti, il secondo in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco a Cernusco. (IL GIORNO)

L’erede della cosca di Rosarno si sarebbe fatto avanti senza toni minatori dopo la morte di Vittorio Boiocchi. Al centro dei contrasti la spartizione degli introiti del merchandising e dei biglietti La curva nord interista fece «entrare» nel direttivo Antonio Bellocco, 36enne erede dell'omonima cosca della 'ndrangheta, ucciso a coltellate il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, perché il clan, come già era accaduto anche per altre cosche, faceva «pressioni» per essere parte di quel mondo e soprattutto per spartire i proventi dei business. (LaC news24)

Dopo l'omicidio di Antonio Bellocco e la detenzione di Andrea Beretta, la Curva Nord interista ha un nuovo leader: si tratta di Renato Bosetti, volto noto alle forze dell'ordine e già candidato alle elezioni con Casapound. (Fanpage.it)

Prima riunione della Curva Nord dell'Inter dopo l'omicidio di Antonio Bellocco, erede dell'omonima cosca della Ndrangheta e nel direttivo del tifo, per il quale è finito in carcere l'ex capo ultras Andrea Beretta. (Sport Mediaset)

Il movente dell'omicidio, secondo gli inquirenti, ma anche secondo quanto ha confessato lo stesso Beretta, sarebbe da ricercare nei rapporti (e nei conseguenti dissapori) di potere in Curva. Il quale, restio a concedere a Bellocco una fetta più grande, sapeva di avere i giorni contati o, quantomeno, che Bellocco lo voleva morto. (Corriere del Ticino)