Nuove scoperte in seguito all'analisi del DNA delle persone sepolte a Pompei
L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. è senza dubbio una delle catastrofi più devastanti della storia romana. Dalla sua riscoperta nel 1748, il sito archeologico di Pompei, che ha "congelato" nella storia la vita quotidiana di una delle città più fiorenti dell'Impero Romano, ha affascinato studiosi e visitatori di tutto il mondo. Oggi, tuttavia, le tecnologie moderne sono in grado di rivelare ulteriori dettagli inaspettati, aggiungendo nuove informazioni a ciò che si credeva assodato. (Sky Arte)
La notizia riportata su altri giornali
Nuove scoperte da Pompei potrebbero cambiare la nostra conoscenza sul grande sito archeologico. Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Firenze, dell’Università di Harvard e dell’Istituto Max Planck di Lipsia ha utilizzato l’analisi del DNA antico per rivedere le interpretazioni tradizionali riguardanti gli abitanti di Pompei, sepolti durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d. (Finestre sull'Arte)
Questa serie di incontri esplorerà il ruolo delle analisi del DNA nei contesti archeologici, una disciplina che sta rivelando aspetti sorprendenti sulla storia dell'uomo e delle civiltà antiche, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate. (LA NAZIONE)
Grazie all'esame del Dna su 14 calchi degli abitanti di Pompei sepolti dall'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, i ricercatori sono riusciti a ricostruirne la storia. (Fanpage.it)
Erano parenti, erano amici? Gli archeologi al lavoro negli scavi archeologici spesso riescono a ricostruire storie di vita quotidiana analizzando reperti o scritture. In questo caso l’analisi del Dna antico sta riscrivendo la storia degli abitanti di Pompei e racconta una realtà molto diversa rispetto alle ricostruzioni fatte a metà del ‘700, quando iniziarono le prime ricerche nel sito campano che solo l’anno scorso è stato visitato da quasi 4 milioni di turisti. (Il Fatto Quotidiano)
Nulla è come sembra a Pompei. L’antico abitante trovato con un vistoso bracciale d’oro al polso e un bimbo in braccio, per esempio, non è come si è sempre raccontato la mamma che fugge con il suo bambino. (la Repubblica)
Non c'era un padre in fuga con il suo bambino dall'eruzione del Vesuvio. I due non erano parenti. (Virgilio)