Ue, un nuovo accordo a Bruxelles

Non è più lo stesso Parlamento, né la stessa Unione. Tutto è cambiato, innanzitutto perché Francia e Germania hanno esaurito la loro spinta economica e politica. Certo, non è la prima volta che l’una o l’altra delle due principali potenze europee si indebolisce, ma mai prima d’ora si erano indebolite così profondamente e mai nello stesso momento. Ciò ha creato un vuoto politico a Bruxelles, che i… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Non c’è una rottura esplicita con il Green Deal, ma certo il segno è quello di una nuova competitività industriale e attenzione al tessuto sociale. E’ questo il segnale che Ursula von der Leyen sembra voler mandare sciogliendo la riserva sulle deleghe ‘green’ che formeranno la prossima Commissione europea 2024-2029. (Primaonline)

Si è chiusa la prima fase di formazione della Commissione europea durante la quale i governi nazionali hanno proposto il loro commissario, in accordo con la presidente eletta. Tra poco inizierà la seconda fase, quella dell’approvazione, da parte del Parlamento europeo, dei singoli commissari e quindi del collegio dei commissari nel suo complesso. (Il Sole 24 ORE)

L’“Ursulacentrismo” può essere anche sinonimo di stagnazione? Mentre si sta ancora completando il processo di approvazione della nuova Commissione europea, le scelte compiute da Ursula von der Leyen iniziano a porre molti interrogativi. (la Repubblica)

Ursula von der Leyen, la riconfermata presidente della Commissione europea ha svelato i nomi dei politici che ha scelto per comporre l’organo esecutivo dell’Unione Europea. I membri rappresentano tutti gli Stati dell’Unione, vengono scelti dai rispettivi Governi nazionali e da questi dovrebbero idealmente “staccarsi” per andare a perseguire sempre e soltanto il bene comune. (Heraldo)

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affidato al nuovo commissario all’Energia, Dan Jørgensen, l’incarico di “creare un piano d’azione per l’elettrificazione” (Energia Oltre)

La presidente della Commissione promette di muoversi rapidamente con riforme di vasta portata. Quanto è credibile il suo piano? Vediamo i punti principali. La politica tedesca Ursula von der Leyen, nominata per un altro mandato come presidente della Commissione europea, ha giurato di compiere numerose e importantissime scelte politiche durante i suoi primi 100 giorni replicando ciò che aveva fatto anche all’inizio del suo primo mandato. (la VOCE del TRENTINO)