Sbarra con Orsini, 'allontanare stop Ue ai motori a benzina'
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"Siamo assolutamente d'accordo e amo questo grido di allarme del presidente di Confindustria Orsini quando giustamente segnala che abbiamo davanti a noi scadenze molto ravvicinate. Bisogna allontanare questo stop ai motori endotermici fissato al 2035". Così il segretario generale della Cisl Antonio Sbarra chiede di rivedere i tempi Ue sullo stop ai motori diesel e benzina. "Pensiamo che questo orientamento di affrontare nel 2026 la discussione vada anticipato, proprio per allontanare il rischio che intere filiere industriali e produttive cadano a pezzi" ha detto parlando dell'industria automobilistica e di Stellantis (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L'Unione europea al momento prevede la valutazione nel 2026, ma alcuni governi, tra cui quello italiano, premono per un anticipo alla prima parte del 2025 a fronte delle difficoltà del mercato dell'auto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Auto, Sbarra: amo il grido d'allarme lanciato da Orsini Roma, 3 ott. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sulla revisione delle regole Ue sullo stop al motore a diesel e a benzina nel 2035 "arrivare al 2026 è troppo tardi, abbiamo bisogno di risposte molto prima". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in conferenza stampa a Bruxelles. (L'Eco di Bergamo)
"Siamo assolutamente d'accordo e amo questo grido d'allarme del presidente di Confindustria Orsini quando, giustamente, segnala che abbiamo davanti a noi scadenze molto ravvicinate: bisogna allontanare questo stop ai motori endotermici, fissato al 2035, dobbiamo guadagnare più tempo per accompagnare la transizione attraverso nuove politiche industriali e un rilancio degli investimenti". (il Dolomiti)
Chiaramente si tratta di un caso limite, ma è chiaro che in Norvegia le auto elettriche hanno decisamente più successo rispetto ad altri paesi europei. L’Italia, invece, ha superato, anche se di poco, il 5%. (ClubAlfa.it)
Il presidente di Confindustria ha precisato poi, sempre riguardo al tema dell'Ets, che "la ceramica indiana in Italia viene venduta a tre euro e mezzo; quella spagnola a 8,50 euro, grazie all'energia meno cara, la ceramica italiana a 12-13 euro. (Tiscali Notizie)