È polemica per l'utilizzo di emulatori nel museo ufficiale di Nintendo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il Nintendo Museum utilizza degli emulatori per alcuni dei sistemi presenti nelle sale. In alcuni casi era stato dichiarato, vedere il Virtual Boy , mentre in altri no, come per il Super Nintendo, storica console a 16-bit della compagnia. Molti trovano il comportamento della compagnia non proprio ortodosso, intanto per il mancato utilizzo dell'hardware originale in un museo, inoltre perché la casa di Mario è notoriamente ostile alla scena emulatoria. (Multiplayer.it)
La notizia riportata su altri giornali
Direttamente coinvolta l’UGL AUTOFERROTRANVIERI, nello specifico il Segretario Territoriale Andrea Basile, insieme ad altri due LAVORATORI, la cui unica colpa è quella di aver contratto, loro malgrado, delle patologie tali da impedire di svolgere la mansione di guida, ma allo stesso tempo ricoprivano la mansione aziendalmente utile quale “capolinea”. (Tarantini Time Quotidiano)
Una delle attività più apprezzate è quella delle tante postazioni per giocare a titoli anche storici su tutte le console uscite negli anni, ma a tal proposito c'è un dettaglio che ha sollevato una polemica. (WIRED Italia)
Il Nintendo Museum di Kyoto, aperto al pubblico il 2 ottobre, utilizza emulatori per alcuni dei sistemi esposti, tra cui il Super Nintendo. La scoperta è avvenuta quando un visitatore ha scollegato un controller da una postazione di gioco, sentendo i caratteristici suoni di Windows. (Tom's Hardware Italia)
Su X è infatti emerso un video che mostra un controller SNES disconnesso (tramite USB) da uno stand presso il Nintendo Museum in Giappone. A volte accadono cose a dir poco contraddittorie nel mondo dei videogiochi, come la N che sembra utilizzi degli emulatori all'interno di Nintendo Museum per far giocare ai visitatori i classici dell'epoca NES e SNES. (Spaziogames.it)