Il boss Sandokan pentito all'Aquila: stessa cella di Messina Denaro

La notizia del pentimento di Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, 70 anni, capo storico del clan camorristico dei Casalesi, potrebbe avere ripercussioni anche sulla sua “nuova” vita da detenuto all’Aquila, dove è stato trasferito di recente, da Parma, nell’ala del carcere delle Costarelle riservata al regime del 41bis. Se le sue possibili rilevazioni saranno giudicate attendibili, infatti, non è da escludere un ulteriore trasferimento del boss in un’altra struttura carceraria, sicuramente con minori restrizioni rispetto a quelle con cui ha a che fare da ben 26 anni. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Video, commenti, interviste, Dalla predica al delirio, il passo è breve, ma quando c'è Roberto Saviano di mezzo, tutto è possibile. (Secolo d'Italia)

Quando fu il suo turno di essere ascoltato, nel maxiprocesso Spartacus, Francesco “ Sandokan” Schiavone tentò di sconfiggere il solido impianto accusatorio nei suoi confronti attaccando i collaboratori di giustizia. (La Repubblica)

Oppure è stata una malattia a fiaccarne la sua resistenza, come è successo a Matteo Messina Denaro il quale, però, prima è riuscito a godersi trent’anni di latitanza. Forse 26 anni di vita trascorsi al 41 bis alla fine sono diventati troppi anche per lui. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Dovrebbe chiedere perdono a tutti i cittadini di Casal di Principe e a tutta quella gente che ha fatto piangere, umiliato e offeso con la violenza delle armi». In tanti passano dal suo stu… (La Repubblica)

Sorveglianza a vista con videocamera affidata agli agenti penitenziari che dovranno monitorare ogni minuto della sua detenzione. Schiavone è recluso al 41 bis «in una stanza singola e videosorvegliata» nel carcere dell’Aquila. (napoli.corriere.it)

Né della sua possibile riorganizzazione, visto che con questa mossa lui stesso taglia le gambe a chi potrebbe riprovarci. Ma, spiega oggi Roberto Saviano sul Corriere della Sera, Sandokan era davanti a un bivio. (Open)