Berlusconi: "Per Striscia è un momento faticoso. Giambruno? Oggi non ci sono progetti per lui"
La Rai, il Festival di Sanremo, il futuro di alcuni programmi e anche quello dei personaggi che sono ormai diventati parte dell'immagine della MediaForEurope (il nome del Gruppo Mediaset dal 2021): sono diversi gli argomenti affrontati da Pier Silvio Berlusconi nel corso del tradizionale incontro con la stampa negli studi Mediaset a Cologno Monzese. A partire dalla kermesse musicale per eccellenza, in questi giorni al centro delle cronache per una sentenza del Tar Liguria che ha dichiarato illegittimo l'affidamento "diretto" alla Rai da parte del Comune di Sanremo: "In realtà non ho capito esattamente cosa sta succedendo, è tutto troppo fumoso per esprimere un giudizio", le parole di Berlusconi, "La Rai è il motore del Festival e mi auguro comunque che rimanga lì". (Today.it)
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Mediaset e il bilancio di “un anno eccezionale”. Ad esempio il Festival di Sanremo, finito in una sentenza del Tar ligure che obbliga il Comune di Sanremo a fare un bando d’appalto per l’edizione 2026, togliendolo quindi il “monopolio automatico” alla Rai. (il Giornale)
Così Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato del gruppo MFE-Mediaset, in merito a un possibile interesse del Biscione per la kermesse dopo che il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai da parte del Comune di Sanremo. (Agenzia askanews)
La rassegna dal 2026 andrà in onda ancora su Raiuno? Molto probabilmente sì, quello che è certo è che non sarà ospitata dalle reti Mediaset. Cosa succederà al Festival di Sanremo? La sentenza pronunciata dal Tar della Liguria ha sollevato un, eccessivo, polverone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Striscia la notizia: innegabile che oggi Striscia sia in un momento faticoso. Con 37 anni di storia è abbastanza normale. Succede. Il divario con Rai 1 è importante. Onestamente a oggi conto sul lavoro che Ricci sta facendo per rialzare almeno un po’ i risultati di Striscia. (Italia Oggi)
Io penso che Sanremo sia un pezzo di Rai, ma allo stesso tempo che la Rai sia il vero motore e la vera forza del Festival di Sanremo. Quindi da italiano mi auguro che Sanremo rimanga in Rai, punto. (L'HuffPost)
E indebolire la Rai “vuol dire distruggere il mercato dell’editoria italiana”. – “Penso che la proposta di diminuire il canone Rai sia una mossa, lo dico sorridendo perché io ho un ottimo rapporto con Salvini, abbastanza di propaganda”. (Agenzia askanews)