Premi di produttività e incentivi per il 2025

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ECONOMIA

La Legge di Bilancio 2025 ha confermato la detassazione dei premi di produttività per il prossimo triennio, mantenendo l'aliquota di imposta al 5% per gli anni 2025, 2026 e 2027. Questa misura, già prevista dalla Legge di Bilancio 2024, rappresenta un incentivo significativo per l'efficienza e la produttività aziendale. Parallelamente, la manovra per il 2025 punta a stabilizzare le agevolazioni per le assunzioni di giovani, donne e disoccupati, con l'obiettivo di sostenere l'occupazione e favorire l'inclusione nel mercato del lavoro.

Dal primo gennaio scorso, è operativa la maxi deduzione fiscale del 120% (130% nel caso di lavoratori di categorie svantaggiate, ex detenuti, disabili, donne disoccupate con almeno due figli minori, donne vittime di violenza, giovani ammessi al programma Gol o ex beneficiari di reddito di cittadinanza) dal reddito di impresa. Questa misura, destinata a datori di lavoro, professionisti e lavoratori autonomi che instaurano nuovi rapporti di lavoro, durerà tre anni e mira a incentivare l'occupazione e la stabilità lavorativa.

Il Piano Casa, proposto da Confindustria, cerca di risolvere le difficoltà abitative dei lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro. Il presidente di Confindustria, Orsini, ha richiesto al governo di introdurre questo piano nella prossima riforma, con l'obiettivo di offrire soluzioni abitative a prezzi accessibili per i lavoratori in mobilità. Tuttavia, questa proposta ha suscitato preoccupazioni riguardo alla possibile desertificazione del Sud Italia, poiché gli incentivi al trasferimento potrebbero spingere i giovani a cercare opportunità solo al Nord.

Inoltre, la recente eliminazione del reddito di cittadinanza ha avuto un impatto significativo sulla mobilità lavorativa. Molti, infatti, preferivano rimanere nel Sud con un sussidio di 700 euro al mese piuttosto che trasferirsi al Nord per un salario più alto, ma con costi di vita altrettanto elevati.