Addio a Elsa Peretti, da modella a designer di gioielli per Tiffany
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Elsa Peretti aveva lavorato, ancora giovanissima, come modella, prima in Spagna e poi a New York, dove viveva dagli anni 60.
Il ritratto che le fece Helmut Newton, Elsa Peretti in Bunny Costume, è considerato un emblema della fotografia degli anni 80.
Le creazioni di Elsa Peretti sono nelle collezioni permanenti di prestigiosi musei, dal British Museum al Metropolitan di New York
A confermare la notizia è stato Gianfranco Pampaloni, proprietario dell'omonima azienda di argenteria fiorentina che produce per Tiffany e che collaborava con Peretti dagli anni ’80 realizzando le sue creazioni in argento. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri media
Per il 25esimo anniversario di collaborazione, il Fashion institute of technology istituisce 'The Elsa Peretti professorship in jewelry design' come riconoscimento alla sua carriera, e le conferisce il dottorato in Fine arts. (gonews)
Le creazioni Elsa Peretti sono nelle collezioni permanenti di prestigiosi musei, dal British Museum al Met di New York anni è morta in Spagna la signora dei gioielli. (Il Messaggero)
In quell’occasione la celebre disegnatrice di gioielli nportò in Fortezza anche una mostra delle sue creazioni per Tiffany & Co. Nel 1982 avevano bisogno per un gioiello disegnato per Tiffany di una lavorazione molto particolare e chiesero a me (Corriere Fiorentino)
Le creazioni Elsa Peretti sono nelle collezioni permanenti di prestigiosi musei, dal British Museum al Met di New York. È morta Elsa Peretti celebre designer di gioielli, che ha legato il suo nome a Tiffany. (Giornale di Sicilia)
Peretti era nata il primo maggio 1940 a Firenze ed è conosciuta anche per essere stata modella di Salvador Dalì. In casa Tiffany arriva nel 1974, quando firma un contratto esclusivo con Tiffany & Co: la sua prima collezione è un successo mondiale (Il Fatto Quotidiano)
Ha rivoluzionato il mondo del design e dello stile, lo sguardo lanciato nel futuro e una creatività spiazzante. «Ma la mia passione per le ossa non ha nulla di macabro — aveva detto Elsa Peretti intervistata dal Corriere pochi mesi fa, nel pieno della prima ondata della pandemia globale —. (Corriere della Sera)