Terremoto in Tibet, magnitudo 7.1: più di 50 i morti. Case crollate nella contea di Dingri

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Un terremoto di magnitudo 7.1 ha scosso il Tibet nella giornata di martedì 7 gennaio 2025. Sarebbero almeno 53 i morti e decine i feriti del sisma che si è verificato nella contea di Dingri, vicino alla regione di confine tra Nepal e Cina, sul versante nord del Monte Everest, a circa 400 chilometri a ovest dalla capitale tibetana Lhasa. La scossa di terremoto, come reso noto dal Servizio geologico egli Stati Uniti, è stata localizzata a una profondità di circa 10 chilometri. (La Gazzetta dello Sport)

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Un terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito il Tibet nella contea di Dingri causando almeno 95 vittime e 135 feriti. Avvertito anche nel Bihar e Kathmandu, ha danneggiato oltre 1000 abitazioni. L'evento è legato alla collisione tra la placca Indiana e quella Eurasiatica. (Geopop)

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 si è verificata alle ore 10:47:59 del 6 gennaio 2025 in Grecia, nei pressi della Costa Occidentale del Peloponneso. Il sisma si è verificato a una profondità nel sottosuolo (ipocentro) di 12.3 km. (Meteo Italia)

E’ di almeno 95 morti e 130 feriti il bilancio del terrificante terremoto che ha colpito il Tibet. La scossa di magnitudo 7.1 ha colpito una remota regione dell’Himalaya ed è stata avvertita anche nella vicina capitale del Nepal, Kathmandu. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Terremoto in Tibet simile a quelli tipici dell’Appennino

Un violento terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito una remota regione dell’Himalaya in Tibet nella notte tra lunedì e martedì, al confine tra Cina e Nepal. Le scosse si avvertite anche nella vicina capitale del Nepal, Kathmandu e nello stato indiano settentrionale del Bihar. (Il Fatto Quotidiano)

Molte case vicino all'epicentro sono crollate, ha riferito l'emittente statale Cctv. La scossa, di magnitudo 7,1, è stata localizzata a una profondità di circa 10 chilometri, ha dichiarato il Servizio geologico degli Stati Uniti (LaC news24)

“Il meccanismo alla base del terremoto avvenuto oggi in Tibet è simile a quello che caratterizza buona parte degli eventi che si verificano in Appennino ”, dice all’ANSA Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: “In quella zona, infatti, la collisione tra la placca tettonica indiana e quella eurasiatica , che milioni di anni fa portò al sollevamento della catena Himalayana, è caratterizzata da una faglia di tipo estensionale , che cioè porta ad un allontanamento tra i due blocchi ". (L'Eco di Bergamo)