Macron "seppellito" da Caracciolo: "Re malato, come finirebbe se si votasse oggi"
La Francia non ha un governo, non una legge di bilancio, un debito pubblico molto alto e una palude politica in Parlamento, con partiti che non possono allearsi tra loro per formare maggioranze vere e stabili. E soprattutto un presidente, Emmanuel Macron, mai così debole. Senza il supporto degli elettori, con sondaggi di gradimento a picco, e senza reali carte da giocarsi: dopo la sfiducia a Barnier, durato appena 3 mesi, potrebbe puntare su un premier tecnico (primo caso nella storia della democrazia transalpina) o affidarsi a un socialista, per un esecutivo più spostato a sinistra esponendo però il fianco a Marine Le Pen, visto che il suo Rassemblement National è la prima forza nell'Assemblea nazionale. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri giornali
Nel suo seguitissimo discorso televisivo il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato come un orleanista, cioè come il punto di equilibrio che esclude l’estrema destra e la sinistra. (il manifesto)
Nella vita politica le trappole sono all’ordine del giorno. Nel caso francese, tuttavia, la particolarità sta nel fatto che la trappola in cui il presidente Macron è caduto l’ha preparata lui stesso. (ilmessaggero.it)
Emmanuel Macron per l’opinione pubblica resta il principale colpevole dell’impasse politico attuale nel Paese, secondo un sondaggio di Odoxa-Backbone Consulting per “Le Figaro”. Quasi la metà del Paese lo ritiene responsabile dell’attuale instabilità, molto più del RN (11%) e del Nuovo Fronte Popolare (10%) che hanno votato a favore della mozione di censura che ha fatto cadere il governo Barnier. (Liberoquotidiano.it)
Piccole scosse in vista di un assestamento, probabilmente precario e al meglio a tempo, dopo il terremoto del voto di sfiducia che ha fatto cadere Barnier. (il manifesto)
All'indomani del suo discorso alla nazione, il presidente francese è partito dai socialisti: pronti a sostenere un governo di larghe intese purché non guidato da un conservatore di destra neogollista. All'Eliseo si negozia. (il Giornale)
É venuto a mancare, poche ore fa, un simbolo degli anni d'oro, non solo di quello che fu il Partito Socialista Italiano, ma dell'Italia tutta, quel Paolo Pillitteri, marito della sorella del leader socialista Bettino Craxi, che molti milanesi ancora rimpiangono. (Il Giornale d'Italia)