Flavio Tosi: «Dimissioni di Brugnaro? Solo lui sa cosa deve fare. Se è estraneo vada avanti»

Onorevole Flavio Tosi, da segretario regionale veneto di Forza Italia e quindi da alleato della maggioranza che amministra Venezia, ritiene che il sindaco Luigi Brugnaro debba dimettersi? «Luigi Brugnaro sa qual è la sua posizione. Non sa e può non sapere le cose che riguardano l’assessore arrestato: Renato Boraso potrebbe aver fatto tutto per conto suo, ammesso che poi venga dichiarato colpevole - e, lo ribadisco, noi siamo sempre garantisti. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri media

Anche con messaggi indiretti, facendo affidamento sul potere persuasivo della relata refero. Quel ruolo un po’ da parroco di paese se lo sentiva cucito addosso. (ilgazzettino.it)

Nelle carte dell’inchiesta contro Renato Boraso il «noi contro loro» emerge a ogni pagina, la linea di demarcazione la traccia lo stesso assessore indagato, spesso per giustificare gli ostacoli che si trovava sulla strada nel suo cercare di favorire questo o quell’imprenditore del territorio (e mai gratuita… (La Nuova Venezia)

Innanzitutto il Redentore, poi la Mostra del Cinema, la Regata Storica e anche il Campiello. In mezzo le agognate vacanze, anche perché nel mese di agosto il municipio di Venezia è mezzo chiuso. (ilgazzettino.it)

Corruzione a Venezia, il sindaco Brugnaro sceglie la strategia del rinvio

Spinte, discussioni, fischi, urla. E poi l’occupazione - con la forza - della Ca’Farsetti, sede del Consiglio comunale di Venezia, all’indomani dell’arresto dell’assessore Renato Boraso e dell’avviso di garanzia notificato al sindaco Luigi Brugnaro per l’ipotesi di reato di danni alla pubblica amministrazione. (Liberoquotidiano.it)

Un veloce consulto con gli uomini della sua maggioranza, e poi l'indicazione, «si va avanti», lasciata filtrare da Luigi Brugnaro per far capire che lui, nonostante il coinvolgimento nell'inchiesta per corruzione in Comune a Venezia, non ha alcuna intenzione di dimettersi. (La Stampa)

Parole dell’opposizione, agguerrita più che mai da quando è esplosa la bomba giudiziaria che ha portato all’arresto dell’assessore Renato Boraso e a una ventina di indagati, incluso il primo cittadino, alcuni dirigenti comunali e di partecipate. (La Nuova Venezia)