Gasparri, dl cyber con poteri all'Antimafia così non passa

"Quanto previsto nel decreto, che dispone potenziamenti in materia di reati informatici per la Procura nazionale antimafia, che su questo fronte avrebbe nuovi poteri impulso e il coordinamento, merita ancora una riflessione nel governo. Così come è stata concepita, la bozza del decreto inerente a questo tema non può passare senza un esame approfondito dell'intero Cdm, dal quale potrebbero emergere alcune osservazioni su dettagli da approfondire e forse rivedere. (Gazzetta di Parma)

Se ne è parlato anche su altre testate

Stavolta la parola chiave individuata dal governo per chiudere la bocca ai giudici (evitandone le prese di posizione pubblicche su temi scottanti) è “convenienza”. La “convenienza” per chiudere la bocca ai giudici (LA NOTIZIA)

E rinvia. La maggioranza si incarta. (L'HuffPost)

Slittano al prossimo Consiglio dei ministri i due provvedimenti più attesi: la norma sull'azione disciplinare per i giudici che esprimono un giudizio sulle norme che sono chiamati ad applicare, violando «l'obbligo di astenersi o quando sussistono gravi ragioni di convenienza», come recita la bozza del decreto, e l'inasprimento delle pene per gli spioni, ossia i funzionari pubblici infedeli. (il Giornale)

Cybersicurezza, braccio di ferro sull’Antimafia

Slitta il decreto giustizia all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri. A quanto apprende l’Ansa da palazzo Chigi, Tajani ha chiesto il rinvio della discussione in quanto i ministri di Forza Italia, il partito di cui è leader, non potranno essere presenti alla seduta per diversi impegni. (Il Fatto Quotidiano)

Ultim'ora news 26 novembre ore 12 (Milano Finanza)

ROMA — Salta in Consiglio dei ministri l’approvazione del decreto sulla giustizia. Dietro lo stop al decreto c’è uno scontro interno tra ministri e anche tra partiti di maggioranza sul tema dossieraggi e poteri da conferire alla Procura nazionale antimafia sulla sicurezza informatica. (la Repubblica)