Ipotesi per la sostituzione: a chi vanno le sue deleghe
Governo e maggioranza festeggiano il via libera alla investitura di Raffaele Fitto come commissario europeo e vicepresidente dell'esecutivo Ue, al fianco di Ursula von der Leyen. Ma ora per Giorgia Meloni si apre la questione della sostituzione di un ministro chiave del suo esecutivo (e del suo partito), e dell'affidamento delle deleghe pesanti che gli aveva affidato: la guida del Dipartimento per gli Affari europei, la delega per il Sud e le politiche di coesione e - last but not least - la gestione del Pnrr. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Con la prima si è creato negli anni un rapporto strettissimo, con il secondo c’è una storia ereditata dal padre e radicata nel tempo. Non a caso — appena ottenuta la fiducia dell’Europarlamento — il vicepresidente esecutivo del governo von der Leyen ha chiamato subito «Giorgia» e il capo dello Stato. (Corriere Roma)
Arrivarci non è stato esattamente facile: tre candidati - la spagnola Teresa Ribera, l'italiano Raffaele Fitto e l'ungherese Olivér Várhelyi - sono diventati il bersaglio di dispute politiche che hanno minacciato di far deragliare l'inizio del secondo mandato di von der Leyen, ora previsto per il 1° dicembre. (Euronews Italiano)
L’appuntamento è fissato per mercoledì prossimo alle 12, quando il Parlamento europeo sarà chiamato a votare la fiducia al collegio dei commissari nel suo insieme. Ed è in quel momento che emergerà molto chiaramente la ridefinizione dei confini della cosiddetta “maggioranza Ursula”: se a luglio la presidente von der Leyen aveva potuto contare sul sostegno di popolari, socialisti, liber… (La Stampa)
«Qualche voto Ursula ora se lo deve conquistare». Mercoledì sera mentre si stava chiudendo l’ultima faticosa trattativa sulla nuova Commissione europea, il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, il tedesco Manfred Weber, con alcuni eurodeputati del suo gruppo - tra cui alcuni italiani - lasciava cadere questa esortazione. (la Repubblica)
La Procura di Genova ha chiuso le indagini dell’inchiesta sul giro di festini a base di cocaina ed escort (e spaccio, anche al di fuori dai festini) che nell’ot... (La Verità)
Sto parlando di un mio avversario politico, anche territoriale, però nessuno può dire che sia fascista o che non conosca la materia dei fondi strutturali. Fitto è una scelta del governo italiano, non è che lo potevamo scegliere noi: ma non è né un sovranista né un antieuropeista. (Corriere della Sera)