Le contestazioni a Tesla non si fermano: colpiti anche i Powerwall

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InsideEVs Italia ECONOMIA

Il boicottaggio Tesla continua. Anzi, si allarga. E dopo le auto colpisce i sistemi di accumulo stazionario per abitazioni. Secondo i dati raccolti da EnergySage, società americana che consente di confrontare i prezzi delle varie soluzioni per l'energia green, le ricerche per prodotti alternativi ai famosi Powerwall sono in aumento. È un duro colpo per Tesla, che opera in questo settore sin dal 2015, anno in cui ha lanciato la sua divisione energia e ha messo sul mercato il primo Powerwall. (InsideEVs Italia)

Ne parlano anche altri media

Il proprietario di una Tesla è riuscito a riprendere l'uomo che ha inciso una svastica sulla sua macchina con le chiavi, grazie alla telecamera presente nel veicolo. (Secolo d'Italia)

Tesla vandalizzate, la procuratrice Usa Pam Bondi: È terrorismo, la giustizia sta arrivando 01 aprile 2025 Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)

Il Dipartimento di Giustizia ha richiesto una condanna a 20 anni di carcere per un 24enne del Colorado, accusato di aver vandalizzato una concessionaria Tesla. La notizia è stata confermata dalla procuratrice generale Pam Bondi, che ha sottolineato la gravità dell’episodio, considerato una minaccia alla sicurezza nazionale. (LA7)

La procuratrice generale degli Stati Uniti Pam Bondi annuncia tolleranza zero verso chi attaccherà le proprietà Tesla. Dopo l'ondata di attacchi alle concessionarie e alle automobili della compagnia di Elon Musk, la procuratrice - nota anche per essere stata una degli avvocati di Donald Trump durante il suo primo processo di impeachment nel 2019 e 2020 - ha pubblicato un video sui social in cui avvisa che "chi prenderà parte a questa ondata di terrorismo interno verrà preso e arrestato". (TGLA7)

Il messaggio della procuratrice generale degli Stati Uniti Pam Bondi dopo gli attacchi alle proprietà e alle concessionarie di Tesla: "Chi prenderà parte a questa ondata di terrorismo interno verrà preso e arrestato". (la Repubblica)

Seppur in numero molto minore, davanti agli showroom americani della casa si sono presentati però anche diversi sostenitori dell'imprenditore, che hanno dato vita a un movimento di controprotesta che alcuni partecipanti hanno soprannominato “Tesla Shield” ("scudo di Tesla"). (Wired)