“Ue impreparata in caso di guerra”: l’allarme nel report commissionato da von der Leyen. “Insegnare ai cittadini a sopravvivere 72 ore”
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L’Europa non è pronta a rispondere a scenari di crisi, in particolar modo ad attacchi militari nei confronti di un Paese membro. Le soluzioni? Produzione massiccia di armi, maggiore autonomia europea nel campo della Difesa e dell’intelligence, preparazione della popolazione a situazioni di emergenza e promozione tra i giovani della carriera militare. L’atteso report sulla Difesa europea stilato dall’ex primo ministro finlandese Sauli Niinistö, incaricato a marzo da Ursula von der Leyen di redigere il documento, non nasconde la totale mancanza di preparazione dell’Unione a una risposta ad attacchi da Paesi terzi. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
Bruxelles – L’ex presidente finlandese Sauli Niinistö ha presentato oggi (30 ottobre) il rapporto sulla preparazione e la prontezza della difesa europea, affidatogli da Ursula von der Leyen la scorsa primavera. (EuNews)
È una delle proposte contenute nel rapporto sul rafforzamento della preparazione militare Ue, un rapporto che ha lo scopo di suggerire come migliorare la preparazione del blocco a una eventuale guerra e a minacce militari. (EuropaToday)
Perché sisu ha a che fare con l'animo delle persone, con ciò che hanno al loro interno e che permette loro di resistere contro tutto e tutti, soprattutto nei momenti più disperati. È quella forza che ti fa sperare contro ogni speranza. (il Giornale)
Pro e contro del rapporto sull’Intelligence Ue Il recente rapporto di Sauli Niinistö, ex presidente della Finlandia, richiesto da Ursula von der Leyen per valutare la preparazione dell’Unione europea di fronte a crisi e conflitti, delinea una visione che potrebbe rappresentare un punto di svolta politico, strategico e di intelligence per il blocco europeo. (Start Magazine)
Davanti all’avanzata sempre più rapida delle truppe russe nel Donbass e al rischio di un tracollo dell’esercito ucraino, l’Unione Europea “dovrebbe mantenere e rafforzare ulteriormente la sua capacità di fornire supporto militare all’Ucraina per tutto il tempo necessario”. (LA NOTIZIA)
L'Unione deve adattarsi al momento storico e al potenziale venir meno del sostegno Usa con una European Defence Production Act, spiega il nuovo rapporto del think tank (Adnkronos)