Il mondo secondo Trump
In attesa dell’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio come presidente degli Stati Uniti, tutti trattengono il fiato aspettando le sue prime decisioni (Ucraina, Medio Oriente, dazi, confronto con la Cina) destinate a condizionare la politica mondiale. I più osservano che l’uomo è imprevedibile. Ma una cosa sappiamo per certo. Con Trump arriva a conclusione un processo iniziato da tempo: una drastica ridefinizione dell’interesse nazionale americano. (Corriere della Sera)
Su altri giornali
L’Europa si prepara a vivere un’ecatombe economica come non se ne vedevano dai tempi della crisi del 2007-2008, e il ritorno di Trump alla Casa Bianca rischia di essere l’innesco perfetto. Non è tanto per i dazi sull’Europa in sé – che pure faranno male – ma per il devastante effetto domino che ne deriverà. (L'HuffPost)
In queste ore la stampa si concentra sulle "relazioni pericolose" tra Trump ed Elon Musk (padre di Tesla e patrigno di Twitter, divenuto X). Intanto Trump, che si insedierà il 20 gennaio, lancia una serie di segnali nell'ambito della geopolitica. (ByoBlu)
Un luogo ricco di un ambiguo simbolismo: se è vero infatti che il suo stesso nome, Capitol Hill, e la sua architettura evocano l’eredità classica della Repubblica romana e si affacciano sui memoriali degli statisti statunitensi George Washington e Abraham Lincoln, d’altra parte oggi quel luogo è anche noto in tutto il mondo come la cornice dei disordini del 6 gennaio 2021. (La Civiltà Cattolica)
Alcuni elementi oggettivi, tuttavia, possono fin d’ora essere analizzati, alla luce dei seguenti dati di fatto esaminati impietosamente a fondo da un editoriale non proprio amichevole, apparso di recente sul Financial Times (Ft). (L'Opinione)
Episodio 4097 gennaio 2025 Giorgia, Donald e la realpolitik di Marco Valsania e Enrico Marro (Il Sole 24 ORE)
Dopo un 2024 positivo, secondo Paul Donovan, chief economist di Ubs Global Wealth Management, anche il 2025 inizia sotto una buona stella, nonostante l’incertezza geopolitica e l’arrivo di Donald Trump alla presidenza Usa. (la Repubblica)