Un ex Citizen come presidente. La carta Kavelashvili dei filo-russi per liberarsi di Salomè e delle proteste
L’uomo designato da Sogno Georgiano per diventare il nuovo presidente della Georgia, che verrà eletto il prossimo 14 dicembre per la prima volta con un voto del collegio e non per volere popolare, è una vecchia conoscenza del calcio inglese. Il 6 aprile 1996, Mikheil Kavelashvili segnava un inutile goal nel derby di Manchester, perso dal suo City quando ancora viveva nell&rsqu… (L'HuffPost)
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La carica, che andrà rinnovata a metà dicembre, è sostanzialmente cerimoniale e non ha poteri realmente incisivi. Ma la nomina da parte del Parlamento di Tbilisi del successore dell’europeista Salomé Zourabichvili sarà l’ennesima conferma della direzione in cui il Paese caucasico sta andando dopo le contestate elezioni legislative del mese scorso. (EuNews)
Oggi abbiamo deciso di non mettere all’ordine del giorno la questione dell’apertura dei negoziati fino al 2028. Rifiuteremo anche tutte le sovvenzioni di bilancio dell’Unione Europea fino al 2028. La nazione georgiana è orgogliosa e orgogliosa, con un ricco storia Pertanto è categoricamente inaccettabile che la Georgia consideri l’integrazione nell’UE come un atto di beneficenza. (recensione militare)
Le proteste che si susseguono a Tbilisi fanno seguito alle elezioni del 26 ottobre che hanno visto il partito filorusso Sogno Georgiano mantenere il potere. Gli oppositori affermano che il voto è stato truccato e sospettano che la vicina Russia abbia interferito nelle elezioni Migliaia di persone si sono radunate davanti al Parlamento georgiano, nella capitale Tbilisi, per protestare contro la prima sessione del nuovo Parlamento, accusando il partito al potere Sogno georgiano di avere vinto le elezioni truccando il voto sotto l'influenza russa. (Euronews Italiano)
"Oggi abbiamo deciso che la questione dell'apertura dei negoziati di adesione con l'Unione europea non sarà all'ordine del giorno fino alla fine del 2028". Così il primo ministro della Georgia, Irakli Kobakhidze, in conferenza stampa, citato da media locali. (L'HuffPost)
Gli ex satelliti e le Repubbliche separatiste ancora radicate, più o meno politicamente, nei vecchi confini sovietici, sono ormai quotidiani protagonisti dei nostri notiziari. Se il fronte ucraino resta il nervo scoperto più dolente, Zelensky non è il solo leader alle prese con una transizione incompiuta: nel Caucaso sentimenti indipendentisti, paura e diffidenza fervono da anni, strascico di un conflitto lampo e spesso indimenticato. (IL MONDO - RIVISTA ITALIANA ILLUSTRATA DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E SOCIETA')
La Georgia è candidata all'adesione all'Ue, ma il processo è di fatto sospeso dopo l'approvazione da parte di Tbilisi di due leggi controverse, una sugli agenti stranieri e l'altra sulla protezione dei valori familiari e dei minori considerata discriminatoria nei confronti della comunità Lgbt. (Corriere del Ticino)