Calcio italiano in lutto, addio a Tarcisio Burgnich: pilastro dell’Inter e della Nazionale

All’età di 82 anni si è spento in Versilia Tarcisio Burgnich, pilastro difensivo dell’Inter di Helenio Herrera e della Nazionale italiana con cui è stato campione d’Europa nel 1968 e vice-campione del Mondo nel 1970.

Nella notte, si è spento in Versilia Tarcisio Burgnich: la “Roccia” è stato il pilastro dell’Inter di Herrera e della Nazionale italiana. Il calcio italiano è in lutto.

Uno scudetto con la Juventus, quattro con l’Inter con cui ha vinto anche due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali; questo il suo palmares con i club

Per la sua prestanza fisica fu soprannominato “La Roccia” ed è considerato uno dei migliori difensori italiani della storia. (Calcio News 24)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Massimiliano Allegri è pronto a tornare in sella e Giovanni Galeone, suo mentore, ne parla alla Gazzetta dello Sport. Un’esperienza all’estero gli manca e per lui sarebbe una grossa chance, però io credo che la vera sfida sia tornare alla Juve. (Fcinternews.it)

Roberto Beccantini, firma di rilievo del giornalismo sportivo italiano, ha ricordato Tarcisio Burgnich nel giorno della sua scomparsa, con un commovente post scritto su Facebook: "Già il nome: Tarcisio. (AreaNapoli.it)

Dopo aver lasciato al Pro Romans, Burgnich mantenne sempre vivi i contatti coi suoi ex compagni e dirigenti giallo-rossi. La Pro Romans lo prelevò dal Ruda, suo paese natio, assieme a Vittorio Padovan e Mario Paro. (Il Piccolo)

Burgnich si è spento all’età di 82 anni dopo aver accusato un malore nei giorni scorsi Soprannominato “Roccia” dal suo ex compagno di club all’Inter e Nazionale Italiana Armando Picchi, fu Campione d’Europa nel ’68 e vicecampione del mondo nel ’70 con l’Italia. (Calcio Atalanta)

Nella giornata di ieri, 25 maggio, è morto Arturo Gentili. Proprio nel 1963 ha vinto la Coppa Italia contro il Torino allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. (CIP)

Terzino destro, stopper o libero, dopo essere cresciuto nell'Udinese venne acquistato dalla Juve ma senza trovare sufficiente spazio, poi Palermo e quindi, nel 1962, l'approdo in nerazzurro con Helenio Herrera (TuttoUdinese.it)