Hanno ucciso l'uomo ragno 2, il regista Sydney Sibilia conferma la seconda stagione della serie sugli 883

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Gli 883 hanno contagiato un'intera generazione e ora colonizzano la tv con la nuova serie Hanno ucciso l'uomo ragno disponibile su Sky e NOW. Gli episodi della prima stagione sono finiti, lasciando il pubblico con quel senso di tristezza che ti accompagna quando le cose belle volgono al termine. Venerdì sono state rilasciate le ultime puntate, ma non c'è da disperare. Il finale aperto prelude a un nuovo racconto sul futuro dei protagonisti: la seconda stagione è d'obbligo. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

La scena è stata girata davanti al portone di casa di Silvia, situato proprio di fronte a una delle più antiche edicole votive della città. Il romantico bacio tra Max e Silvia, con la porta come sfondo, ha conquistato il cuore di milioni di spettatori, rendendola una delle location più amate del momento. (Quatarob Pavia)

Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883 ha conquistato il pubblico con il racconto della sfolgorante ascesa di Max Pezzali e Mauro Repetto nel mondo della popmusic italiana agli albori degli anni ’90, e con l’arrivo dell’episodio finale, in molti hanno iniziato a domandarsi se la storia degli 883 sia destinata a proseguire con una seconda stagione. (Best Movie)

Ma c’è chi rivendica d’averci pensato prima di Sydney Sibilia. Marco Iurato, classe ‘76, nato a Ragusa, laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna dove attualmente vive e lavora come avvocato, nel 2018 è stato il primo ad avere l’idea di raccontare in un romanzo gli anni ’90, che avevano per colonna sonora le canzoni degli 883 (IL GIORNO)

Uno dei ruoli più riusciti nella serie Hanno ucciso l'Uomo Ragno, la serie dedicata alla storia degli 883, è sicuramente quello di Silvia, la ragazza della quale Max Pezzali è follemente innamorato. L'attrice si è diplomata in recitazione all’Accademia TAM nel 2022 e, nello stesso anno, ha mosso i primi passi da attrice in teatro, ne L’opera da tre soldi diretta da Cristiano Caldiron. (Golssip)

Il punto di partenza è la pessima pagella che Albert Einstein consegnò al padre prima di essere costretto ad emigrare a Pavia. E proprio nella stessa provincia lombarda inizia una storia che ha segnato profondamente gli anni Novanta e la musica italiana. (Nocturno)

Racconta la vera storia dei due ragazzi di Pavia che da una tavernetta, senza conoscere la musica e senza saper suonare strumenti, hanno prodotto delle hit che hanno fatto la storia della musica pop italiana. (Gambero Rosso)