Le prime parole di Ottavia Piana dopo l’incubo: «Grazie a tutti, ora sto bene e devo riposare»
Ottavia Piana, la speleologa bresciana di 32 anni rimasta bloccata e ferita per più di tre giorni in una grotta in provincia di Bergamo e salvata nella notte tra martedì e mercoledì 18 dicembre, è stata operata per stabilizzare le fratture più gravi che ha riportato nella caduta nell’anfratto avvenuta sabato pomeriggio (14 dicembre). L’intervento è stato eseguito all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove la speleologa è stata trasporta in elicottero dopo l’uscita dalla grotta. (L'Eco di Bergamo)
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Lei, il suo coraggio, la sua professionalità e la sua determinazione hanno aiutato Ottavia Piana a uscire dall’Abisso (di nome e di fatto), il sistema di grotte sulla costa bergamasca del Lago d’Iseo, dove la speleologa 32enne era rimasta infortunata (e quindi bloccata) sabato scorso, durante un sopralluogo. (LA NAZIONE)
Alle 2:59 della mattinata di oggi, 18 dicembre, i soccorritori sono riusciti a raggiungere l’uscita, portando con sé la barella con la donna, rimasta ferita sabato pomeriggio durante un’esplorazione nella grotta Abisso Bueno Fonteno. (ChietiToday)
La speleologa Ottavia Piana si trova ricoverata in terapia intensiva all'ospedale di Bergamo. (Fanpage.it)
''È stato un intervento lungo e... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
"La grotta non è un mondo per tutti". Si trovava lì per lavoro, ma sui social è scattata la gogna mediatica contro di lei, "colpevole" di essere stata soccorsa per ben due volte. (La Gazzetta dello Sport)
L'intervento è stato completato alle 2.59, quando la speleologa è stata estratta dalla grotta e issata sul verricello dell'elicottero per il trasporto in ospedale: "Cosciente e lucida, stanca e provata dal dolore" (il Giornale)