Francesco Favaretto ucciso a 22 anni, i trapper Ozuna e Mclinkspual, la "crew” e le canzoni contro i "nemici". Ecco chi sono
“Vuoi fare il gangster ma non ti fai avanti, se ti becco ti abuso in un angolo” e “Occhio babbo a cosa vai incontro, gioca bene l’ultima carta, sennò qui si finisce a terra, con una spranga chiodata in testa”. Un fraseggio che, guardando le visualizzazione dei video sui social del gruppo di trapper Genesis (tra loro canta anche Kora.4l, alias Angelo Riccardo Ozuna) sembra persino stare in piedi. Ora però non si parla di musica, ma di un omicidio. (ilgazzettino.it)
Su altri giornali
"Si faceva vedere per quello che era e quindi tante volte gli altri ne approfittavano" raccontano gli amici di Francesco Favaretto, il ragazzo di 22 anni ucciso da un branco di giovanissimi in strada a Treviso. (Fanpage.it)
Francesco Favaretto, 22 anni, era stato aggredito da una banda di dieci bulli in una via del centro per una questione di droga; gli erano stati rubati zainetto, nel quale c’era dell’hashish, e smartphone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quella sera Francesco, che sin dalla prima adolescenza aveva avuto qualche difficoltà legata al consumo di droga, si trova in via Castelmenardo a Treviso quando viene aggredito da dieci giovani - sei dei quali minorenni. (il Giornale)
E oggi sono stati sentiti i tre presunti autori dell'omicidio tra giovanissimi consumatosi per una dose di hashish. Si tratta di due maggiorenni, considerati i capi di una delle baby gang più temute di via Roma Angelo Riccardo Ozuna, 18 anni e Toluwaloju Ade Mclinkspual, e un quindicenne. (Vanity Fair Italia)
La richiesta delle due difese di avere un’attenuazione delle misure cautelari imposte ai due ragazzi, italiani di seconda generazione, è stata respinta dal gip “per esigenze cautelari specifiche”. (ilgazzettino.it)
È morto questa mattina all’ospedale di Treviso il ragazzo di 22 anni che, la sera dello scorso 12 dicembre, era stato aggredito da una decina di giovanissimi, sei dei quali minorenni, e ferito gravemente con un coltello e una bottiglia infrante. (Il Fatto Quotidiano)