VENEZIA 81 Messina Denaro, misteri tra grottesco e storia vera

La realtà è solo un punto di partenza, non la destinazione. Fabio Grassadonia e Antonio Piazza lo scrivono sui titoli di testa di “Iddu”, il loro nuovo film presentato in Concorso alla Mostra di Venezia 2024. Liberamente ispirato a fatti reali - avvertono gli autori - anche se il protagonista ha nome e cognome, Matteo Messina Denaro. Iddu, il ricercato numero uno, latitante che fa la vita del sorcio, nascosto come in una scatola dietro a un doppio fondo, nel suo paese di nascita, mentre forze dell’ordine e servizi lo cercano disperatamente. (Il Cittadino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Di lì a pochi mesi, il 25 settembre 2023, è morto. «Con le persone che ho ucciso - si vantava prima della latitanza - potrei riempirci un mio cimitero privato». (ilgazzettino.it)

La cerimonia oggi, presso l'Italian Pavillion, alla presenza della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, di Flaminia Lizzani e Francesco Ranieri Martinotti, Presidente ANAC. (Il Mattino di Padova)

VENEZIA Un boss mafioso che legge Baudelaire, guarda Sex and the City e i film di Antonioni, è ossessionato dal sesso ma rifiuta la paternità, vive nascosto come un topo ed esprime il proprio «narcisismo ipertrofico» mandando all’esterno montagne di “pizzini” farciti di citazioni letterarie e bibliche: è Matteo Messina Denaro, criminale efferato e al tempo stesso ridicolo, secondo la superba interpretazione di Elio Germano in Iddu, ultimo dei cinque film italiani in concorso (sarà in sala il 10 ottobre) con la regia di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. (ilmessaggero.it)

In "Iddu" la grottesca latitanza di Messina Denaro

Sulla Mostra diluvia dopo giorni di caldo asfissiante, sul tappeto rosso, tutto italiano, sfilano due fuoriclasse del nostro cinema. Toni Servillo e Elio Germano, per la prima volta insieme sullo schermo, sono i protagonisti di «Iddu», l'ultimo dei cinque titoli in concorso per l'italia. (ilmattino.it)

La sceneggiatura, su cui i registi lavoravano ben prima dell'arresto del boss nel 2023, trae ispirazione dai pizzini e dal carteggio tra il latitante e l'ex sindaco di Castelvetrano. La storia di Matteo Messina Denaro, il mafioso responsabile delle stragi del 1992 e del 1993 e di decine di altri omicidi, è arrivata alla Mostra di Venezia con l'ultimo film italiano in concorso, "Iddu", di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. (il Dolomiti)

«Liberamente ispirato a fatti accaduti. Inizia con questo cartello Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, ultimo film italiano in concorso alla 81a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, che racconta il tentativo dei servizi segreti di catturare, nei primi anni Duemila, il terzo latitante più ricercato al mondo secondo la rivista Forbes, un certo Matteo che è naturalmente Matteo Messina Denaro impersonato da Elio Germano. (il Giornale)