Pensioni, il bonus per chi resta al lavoro dopo i 67 anni e le altre misure della manovra

Sulle pensioni si cambierà il meno possibile. Questa, almeno a quanto trapela, è l'intenzione del governo che si appresta a confermare Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103. Al vaglio di Palazzo Chigi c'è però anche una novità che si annuncia degna di nota. Gli incentivi per chi resta al lavoro L'idea sarebbe quella di incentivare i lavoratori a lasciare il lavoro dopo i 67 anni. In poche parole l'ipotesi è di dare soldi in più - una sorta di bonus - a coloro che pur potendo andare in pensione scelgono, su base volontaria, di continuare a lavorare. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I pensionati, dunque, devono fare i conti con assegni miseri e non sufficienti allo svolgimento di una vita dignitosa. Rendere le pensioni più ricche è diventata una vera e propria necessità negli ultimi anni. (InformazioneOggi.it)

Il meccanismo imposto dal governo è cambiato profondamente nel corso degli anni e quasi mai rimane invariato da un anno all’altro, soprattutto di recente. (InvestireOggi.it)

Andare in pensione sarà sempre più difficile, soprattutto per chi vuole lasciare il lavoro prima dei 67 anni. In compenso, il governo sta lavorando a degli incentivi per chi resta al lavoro anche dopo l’età pensionabile. (Demografica | Adnkronos)

Si tratta, così come riporta il quotidiano Il Giornale, di una strategia del governo per incrementare gli importi delle pensioni per gli anziani dato che al giorno d’oggi risultano piuttosto bassi. Al momento si penserebbe ad un aumento di poco più di 11 euro per gli assegni di chi riceve il trattamento minimo. (iLMeteo.it)

Il tema delle pensioni minime è uno degli argomenti più discussi in ambito previdenziale, soprattutto quando si parla di misure per garantire un tenore di vita dignitoso ai pensionati italiani. (InvestireOggi.it)

Ormai appare chiaro che per andare in pensione nel 2025 le regole attuali dovrebbero essere confermate, e forse inasprite. Infatti, dopo l’ultimo report dell’INPS e i commenti scatenati da questo documento, pensare a una riforma delle pensioni che preveda requisiti più leggeri per i lavoratori appare difficile. (InvestireOggi.it)