Tutti i dati pugliesi del Rapporto GIMBE sulla sanità

Il 7° rapporto GIMBE sul Servizio Sanitario Nazionale è un documento di fondamentale importanza. Da leggere, da approfondire, da capire. Dati e cifre alla mano, documenta le tante criticità che si addensano su quello che era una volta il fiore all’occhiello del welfare del Bel Paese, e che sembra invece precipitato in una crisi che potrebbe diventare irreversibile. Nella speranza di fare cosa utile, Lettere Meridiane propone ad amici e lettori una lettura ragionata del rapporto, un dossier che enuclea i dati che ci riguardano più da vicino: quelli relativi alla Regione Puglia (StatoQuotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

Un dato allarmante, quello contenuto nel Rapporto Gimbe sul servizio sanitario nazionale, evidenziato dai consiglieri regionali del M5s Andrea Greco e Angelo Primiani, che hanno tenuto una conferenza stampa dopo aver presentato una mozione approvata dal Consiglio regionale, che impegnava la Giunta e la Struttura commissariale a dare priorità alla riduzione delle liste d’attesa e all’integrazione degli erogatori privati accreditati nel Cup, il Centro unico di prenotazione. (isnews.it)

Sabato pomeriggio il Pioppo Futsal tornerà tra le mura del Pala Don Bosco in occasione della terza giornata di campionato, in occasione della quale riceveranno la società palermitana dell’Oratorio San Vincenzo. (Monrealelive.it)

“Il rapporto diffuso dalla Fondazione sull’andamento del sistema sanitario nazionale conferma tutte le preoccupazioni di chi denuncia da anni le inefficienze della nostra regione, a partire dalle responsabilità politiche. (Agenda Politica)

Export farmaceutico record in Campania, ma i cittadini non trovano le medicine: un suicidio

Si parte, ad esempio, da un indicatore tra i più sentiti: nel 2023 il 7,2% delle famiglie lombarde – la stima deriva da una rilevazione dell’Istat – ha rinunciato alle prestazioni sanitarie; seppur al di sotto della media nazionale (che si attesta al 7,6%), il dato lombardo è in aumento rispetto al 6,8% del 2022. (L'Eco di Bergamo)

In questo contesto la… (La Repubblica)

Non passa giorno qui in Campania dove la guerra dell’informazione ci fa sapere da un lato che non siamo mai stati così messi male sia come Salute che come Ssn – e nessuno più di noi ammalati campani se ne rende conto – ma dall’altro che non abbiamo mai avuto una così florida e produttiva attività manifatturiera e industriale, specie nel settore della farmaceutica, che guarda caso avrebbe il compito primario di aiutare a curare gli ammalati e innanzitutto quelli residenti nelle zone delle attività industriali e farmaceutiche, ma che a quanto pare non ci riesce. (Il Fatto Quotidiano)