La moglie di Max Pezzali a Claudio Cecchetto: "Intelligenza è non firmare contratti capestro a vita"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"Essere intelligenti significa anche non firmare contratti capestro alla cieca per tutta la vita". E' una risposta al veleno quella di Debora Pelamatti, moglie di Max Pezzali dal 2019, a Claudio Cecchetto, il fondatore di Radio Deejay che per primo scoprì il talento del cantante e frontman degli 883. Cecchetto, in una intervista a Radio Radio, aveva criticato Pezzali, con un … (L'HuffPost)
Su altri giornali
Daniele Priori 31 ottobre 2024 (Liberoquotidiano.it)
E Max Pezzali non è un campione di riconoscenza". Nei giorni in cui sta spopolando la serie Sky "Hanno ucciso l'Uomo ragno - La leggendaria storia degli 883", il noto produttore è tornato sulla fine del sodalizio professionale col cantante dicendo: "Riconoscenza è sinonimo di intelligenza: più una persona è intelligente, più è riconoscente. (Liberoquotidiano.it)
Questa sera andranno in onda su Sky (e in streaming su Now) le ultime due puntate di “Hanno ucciso l’Uomo ragno - La leggendaria storia degli 883”, una serie che sta registrando ascolti record e grande entusiasmo da parte del pubblico: merito di una narrazione divertente e ben ritmata, di canzoni appartenenti alla memoria collettiva, di un duo di attori (Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli) ben scelti come protagonisti. (Torino Cronaca)
Lite tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto: cosa ha detto Mauro Repetto Lite tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto: cosa ha detto Mauro Repetto (Virgilio Notizie)
Mauro Repetto racconta l'esperienza post 883 a Los Angeles: «Non andavo via da niente, semplicemente proseguivo la mia sete di sogni, l’unica cosa che ho sottovalutato è stata la lingua. Mi proponevo come sceneggiatore ma non sapevo quasi parlare l’inglese» (Open)
Qualcosa poi, in quella macchina perfetta, si è rotto (ma non in modo "tagliente"). Max Pezzali e Mauro Repetto hanno saputo raccontare in modo innovativo le storie di ognuno di noi, regalando brani che rimarranno per sempre nella storia della musica italiana e che hanno accompagnato diverse generazioni. (R101)