Il ritorno di Trump e i timori per il clima: «La vittoria di un negazionista è una minaccia per il mondo»

Laurence Tubiana, amministratore delegato della European Climate Foundation e uno dei principali artefici dell'accordo di Parigi, ha cercato di smorzare le preoccupazioni, spiegando al Guardian che «il risultato delle elezioni negli Stati Uniti rappresenta una battuta d'arresto per l'azione globale sul clima, ma l'Accordo di Parigi ha dimostrato di essere resiliente ed è più forte delle politiche di qualsiasi singolo Paese». (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre testate

L’elezione di un “negazionista del clima” alla presidenza degli Stati Uniti rappresenta una “grave minaccia per il pianeta”, dicono gli ambientalisti. (Economy Magazine)

Il tycoon newyorchese è il 47° presidente degli Stati Uniti d’America. Una pessima notizia per la lotta ai cambiamenti climatici, ma la transizione ecologica statunitense non si fermerà. (Fanpage.it)

Improbabile che gli Usa annuncino già cambiamenti di rotta. La Conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Cop29, comincerà la settimana prossima a Baku, in Azerbaigian. (Tiscali Notizie)

Scenari futuri e criticità attuali, il mondo dell'automotive al bivio

«In ogni caso bisogna andare avanti; la finestra temporale per limitare a 1,5°C il riscaldamento globale si sta chiudendo. E l’accordo di Parigi si è dimostrato resiliente, più forte delle politiche dei singoli Stati»: ha scritto su X l’economista Laurence Toubiana, che nel 2015 fu negoziatrice proprio di quell’accordo che Donald Trump aveva avversato non appena eletto nel 2016. (il manifesto)

Come scrissi già mesi fa, in uno scenario in cui gli Stati Uniti rischiano di rallentare la loro corsa verso la transizione ecologica, l’Europa ha la possibilità di spingere sull’acceleratore, trasformando le sfide ambientali in vantaggi competitivi concreti per le sue aziende. (Il Fatto Quotidiano)

TERMOLI. Da qui al 20 gennaio 2025 ci sarà la transizione tra le presidenze Biden e Trump. I riflettori di tutto il mondo saranno accesi sulla questione geopolitica, visti i conflitti in cui – in modo indiretto – sono coinvolti gli Stati Uniti (Termoli Online)