Mark Zuckerberg smantella il sistema di fact checking: fine della censura su Facebook e Instagram?

Si sta molto discutendo in questi giorni della decisione di Mark Zuckerberg di porre fine al demenziale sistema del cosiddetto fact-checking, nome pudico, rigorosamente in lingua inglese, per non dire censura. Il patron di Meta sceglie dunque di seguire la via di Twitter o X che dir si voglia di Elon Musk, social sul quale, come è noto, non esiste di fatto la censura ed è ancora possibile parlare liberamente. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

Nel video con cui rende noto lo stop, Zuckerberg accusa anche l’Europa di avere “un sempre maggiore numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì” e accusa anche la precedente amministrazione statunitense, quella guidata da Joe Biden, di aver fatto “pressioni” per la censura. (Il Fatto Quotidiano)

Ma meglio tardi che mai. Che un uomo geniale, che ha inventato il più famoso social network al mondo e messo da parte un patrimonio da 200 miliardi di dollari, improvvisamente, scopra l’acqua calda è quantomeno bizzarro. (il Giornale)

Martedì 7 gennaio Meta ha annunciato che abbandonerà i programmi di fact-checking di terze parti su Facebook, Instagram e Threads, rimpiazzando i suoi attuali moderatori con un modello simile alle criticate Community notes di X, che consentono agli utenti di segnalare pubblicamente i contenuti che ritengono non corretti o fuorvianti. (WIRED Italia)

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La decisione per il momento riguarda solo gli Stati Uniti. Il ceo di Meta attacca l'Unione europea: «Bruxelles ha istituzionalizzato la censura» (Open)

Sulla scia di Elon Musk e con il beneplacito di Donald Trump, Mark Zuckerberg riposiziona Meta Platforms nel dibattito globale sulla libertà di espressione. Cosa cambia? Meta eliminerà il programma di fact checking indipendente, sostituendol… (L'HuffPost)

La catena, la più estesa del Paese, che raggruppa sotto il suo marchio migliaia di strutture ricettive garantendo un soggiorno di livello medio e medio-alto, ha varato nuove linee guida in via sperimentale con l'inizio del 2025. (Il Giornale d'Italia)