Il corteo di CasaPound agita Bologna: protestano gli antagonisti, scontri con la polizia
Lanci di petardi e liquidi dalle finestre dei palazzi del centro di Bologna hanno accolto il passaggio del corteo dei Patrioti e di CasaPound che questo pomeriggio è partito da via Gramsci diretto verso piazza XX Settembre. Alla manifestazione, molto contestata a Bologna, hanno partecipato alcune centinaia di persone. E ci sono stati scontri tra i manifestanti del corteo antifascista, organizzata per chiedere che «i fascisti vadano via da Bologna» e la polizia, in tenuta antisommossa, sulla scalinata del Pincio. (L'Unione Sarda.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
A porsi la domanda il sindaco di Bologna Matteo Lepore, che commenta con queste parole gli scontri avvenuti ieri in città tra polizia … (L'HuffPost)
Anche un corteo anarchico, composto da circa 200 persone, ha sfilato per le strade di Bologna, controllato dalle forze dell'ordine. La polizia, in tenuta antisommossa, ha bloccato i manifestanti e c'è stato un contatto con manganellate e spintoni, lancio di fumogeni e petardi. (ilmessaggero.it)
"Chiederò oggi stesso al ministro dell’interno una ricognizione di tutti i centri sociali occupati abusivamente in Italia perché troppo spesso sono covi di delinquenti, per iniziare a sgombrarli uno per uno, vanno chiusi e sigillati". (Liberoquotidiano.it)
In corteo collettivi antifascisti da un lato e dall'altro la Rete dei Patrioti a cui ha partecipato anche CasaPound. Gli scontri nel centro di Bologna Scontri nel pomeriggio tra antagonisti e forze dell'ordine a Bologna, dove erano in corso due manifestazioni opposte. (RaiNews)
«Immagini vergognose e inaccettabili ieri da Milano e Bologna, bisogna chiuderli questi centri sociali occupati dai comunisti e lo chiederò oggi stesso al ministro Piantedosi»: lo ha detto a Bettona (Perugia) il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini durante un incontro con i cittadini in vista delle elezioni regionali in Umbria. (La Stampa)
Sono passati 11 giorni dall’alluvione che ha colpito la città di Valencia, in Spagna, con uno tsunami di fango e acqua che ha travolto 78 municipi e ucciso almeno 220 persone, ma le accuse e le indignazioni non si fermano. (Il Giornale d'Italia)