Regione – Appartamento a fuoco, nello spaventoso incendio muore un uomo

Roma – Tragedia questa mattina nella capitale. Il cadavere di un uomo è stato trovato in un appartamento dove era scoppiato un incendio. Il rogo si è sviluppato in zona Dragoncello, intorno alle 7. Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, una volta scattato l’allarme, sul posto sono sopraggiunti i Vigili del fuoco per domare le fiamme, la Polizia e i sanitari del 118. Sono stati proprio i caschi rossi a scoprire l’uomo senza vita e a consegnarlo ai sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, inutile ogni tentativo di rianimazione. (Frosinone News)

Su altre testate

Una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio è esplosa ieri pomeriggio a Ercolano. La struttura dove era stata installata la fabbrica abusiva si trova in via Patacca, al confine fra Ercolano e San Giorgio a Cremano: l’esplosione ha ridotto in macerie la palazzina e causato danni agli edifici vicini. (ilmessaggero.it)

Dal luogo dell’esplosione si leva una colonna di fumo visibile a grande distanza. Via Patacca è una zona isolata al confine tra Ercolano e San Giorgio a Cremano, con aree verdi e agricole. (Il Sole 24 ORE)

Lo si apprende, sul posto, da una conoscente di una delle vittime. I tre giovani - secondo quanto riferisce la signora - erano al primo giorno di lavoro all’interno del sito aperto lo scorso weekend in vista delle prossime festività. (Gazzetta del Sud)

L'esplosione in contrada Patacca, a Ercolano (Napoli) A cura di Nico Falco (Fanpage.it)

A perdere la vita tre persone, un ragazzo di 18 anni e due gemelle di 26. Sul posto i carabinieri della tenenza di Ercolano. L'enorme nuvola di fumo bianco è visibile a distanza di diversi chilometri. Ardea, esplosione nella villetta: due feriti, grave una donna di 62 anni L'esplosione A causare l'esplosione di un capannone a Ercolano è stato un ingente quantitativo di fuochi d'artificio stoccati nel locale, in via Patacca, una zona rurale ai confini con San Giorgio a Cremano. (ilmessaggero.it)

di Mariella Parmendola (La Repubblica)