Influenza, quando arriva il picco? Ecco la prima ondata, poi salirà fino a dicembre: i sintomi e come riconoscerla
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Il picco dell'epidemia è previsto per dicembre, con attenzione particolare al periodo di Natale. Ma la diffusione di virus simil-influenzali, insieme ai primi casi di influenza stagionale vera e propria, comincia a creare problemi anche a Roma: il numero di persone ammalate nell'ultima settimana continua a crescere, con una particolare incidenza per i bambini di età inferiore ai cinque anni, che presentano un'incidenza quasi doppia rispetto alla media della popolazione. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
Condividi questo articolo Secondo il primo bollettino epidemiologico RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali ha mostrato un lieve aumento nella 45ª settimana del 2024, raggiungendo i 6,3 casi per mille assistiti, rispetto ai 5,2 della settimana precedente. (la VOCE del TRENTINO)
Con l'arrivo del freddo, l'influenza stagionale torna a far parlare di sé. Quest'anno, i primi casi sono stati già segnalati, ma il picco è atteso, come ormai da tradizione, nel periodo natalizio, tra Natale e Capodanno. (LA NAZIONE)
/// Rapporto RespiVirNet, nell’ultima settimana sindromi simil influenzali in lieve aumento. Nell’ultima settimana i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati circa 418.000, per un totale di circa 1.792.000 casi a partire dall’inizio del monitoraggio. (agenzia giornalistica opinione)
Da inizio ottobre colpite quasi 1,8 mln di persone. L’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente con un livello pari a 7,1 casi per mille assistiti (6,5 nella settimana precedente) e leggermente minore di quello osservato nella scorsa stagione (8,2). (Quotidiano Sanità)
Nell’ultima settimana quasi diecimila marchigiani si sono presi l’influenza o qualche sindrome respiratoria simile all'australiana. (corriereadriatico.it)
Normalmente occorre una settimana per vederne sfumare gli effetti: a letto o meno, ma comunque a casa, l’influenza, che quest’anno si chiama H3N2 e porta il nome più riconoscibile di “Australiana”, ha già costretto più di 1 milione di italiani. (la Repubblica)