Israele attacca l'Iran dopo i bombardamenti del 1° ottobre: colpiti obiettivi militari in diversi raid aerei

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Israele ha attaccato alcune basi militari dell’Iran nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre. L’Idf ha fatto sapere di aver effettuato “bombardamenti precisi su obiettivi militari“, in risposta agli attacchi condotti da Teheran e dai suoi alleati nel corso dell’ultimo anno. Le agenzie di stampa del Paese guidato da Ali Khamenei parlano di “danni limitati”. Un incendio si sarebbe verificato nei pressi dell’aeroporto internazionale Khomeini, a Teheran, dove si trova una caserma dei Pasdaran, mentre diverse esplosioni si sarebbero verificate a Islamshahr, a Sud della capitale. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

L’attacco missilistico di Israele all’Iran di stanotte sembra calcolato apposta per mettere «in pausa» il confronto militare diretto fra Teheran e Gerusalemme. Innanzitutto, non è una sorpresa per nessuno, a cominciare dagli iraniani. (La Stampa)

Israele attacca l'Iran: boati e lampi nel cielo nero di Teheran (La Stampa)

Nel frattempo Tasnim, agenzia di stampa vicina alle Guardie Rivoluzionarie, ha citato una fonte informata secondo cui l'Iran è pronto a rispondere ai nuovi attacchi israeliani in modo appropriato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'Idf afferma di aver colpito siti militari in diverse zone del Paese, tra cui batterie di difesa aerea e stabilimenti di produzione di missili utilizzati per produrre armi, aggiungendo che gli attacchi avrebbero garantito alle Idf «una più ampia libertà di azione aerea in futuro». (ilmessaggero.it)

Nella notte l'Idf ha colpito 20 obiettivi militari tra basi, sistemi di difesa aerea, impianti di produzione missilistica e lanciatori di missili terra-terra. Gli Stati Uniti invitano Teheran a non reagire: «La risposta di Israele è stata un esercizio di autodifesa. (La Verità)

Non sono ancora chiari gli obiettivi israeliani durante le tre ondate di attacchi condotti dai jet dell’aviazione con la Stella di Davide sull’Iran. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito siti di produzione di missili e difese aeree in diverse aree all'interno dell'Iran e di aver completato i suoi attacchi aerei "mirati", e che i suoi aerei erano tornati a casa… (La Stampa)