Cecilia Sala arrestata in Iran: alcune considerazioni controvento su un caso controverso, dove l'ideologia gioca una parte fondamentale
In questi giorni, non si fa che parlare del caso di Cecilia Sala, la giornalista mainstream arrestata in Iran in quanto giudicata persona non gradita dal governo di Teheran. Speriamo vivamente che la giornalista venga presto liberata e possa tornare in Italia sana e salva. Il caso comunque ci permette di svolgere alcune considerazioni, probabilmente controvento anche in questo caso. Che ci faceva Cecilia Sala in Iran? Da quel che emerge dalla sua pagina Twitter, faceva interviste sul patriarcato con un taglio evidentemente critico rispetto al governo di Teheran. (Il Giornale d'Italia)
Su altre testate
Su X in tanti stanno polemicamente tirando fuori i vecchi tweet di Cecilia Sala contro i marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, finiti in carcere in India oltre 10 anni fa. Parole ingenerose, in alcuni passaggi gratuitamente dure, che oggi vengono collegate a una vicenda ovviamente diverisissima, l'arresto della stessa giornalista in Iran. (Liberoquotidiano.it)
I tempi per il rilascio di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran e in isolamento da una settimana, "non sono ipotizzabili, perché la trattativa è molto delicata e non è facile. Noi facciamo tutto il possibile perché i tempi siano brevi ma non dipende dall'autorità italiana, la situazione è abbastanza complicata per questo abbiamo chiesto il massimo riserbo". (Adnkronos)
Sono passati 9 e 11 anni. Ma i due vecchi tweet su “X” di Cecilia Sala contro la scelta dell’Italia di riportare in patria i due marò, accusati di aver sparato a due pescatori in India, sono riaffiorati sui social, sollevando diverse critiche nonostante la ovvia diversità delle vicende. (Liberoquotidiano.it)
“Crediamo che non si debba stare in silenzio di fronte ad un arresto illegittimo di una nostra concittadina che stava facendo il proprio lavoro, cioè dare informazioni a tutti noi su cosa succede in Iran, dove il regime calpesta i diritti dei cittadini iraniani e in particolare delle donne iraniane e siamo qui a dirlo”. (LAPRESSE)
Sono queste le parole utilizzate dal Dipartimento di Stato americano per descrivere l’utilizzo che l’Iran fa dei prigionieri stranieri. “Leva politica“. (Il Fatto Quotidiano)
Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani su Rete 4 sul caso di Cecilia Sala. ROMA. (La Stampa)