Powell (Fed): Abbiamo bisogno di più dati sull’inflazione. L’economia Usa è forte: abbiamo tempo

«Abbiamo fatto dei bei progressi per far scendere l’inflazione, l’inflazione complessiva e di fondo al 2,6% indica che il progresso è stato notevole. Ma abbiamo bisogno di vedere più dati per essere certi che i livelli del processo di disinflazione, che è ricominciato, siano veri»: lo ha detto il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, intervenendo in una tavola rotonda all’ECB Forum a Sintra, Portogallo (Il Sole 24 ORE)

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Jerome Powell, presidente della Fed Usa, e Christine Lagarde, numero uno della Bce, non si fanno certo intimidire dai desiderata dei mercati. Parlando entrambi da Sintra, Portogallo, dove è in corso il forum organizzato dalla Banca centrale europea, entrambi i banchieri sono tornati a mettere i puntini sulle ‘i’. (Finanzaonline)

Il contratto sul FOMC di settembre continua a prezzare circa il 70% di probabilità di un primo taglio dei tassi della Fed, anche se determinanti saranno i dati in arrivo nei prossimi due mesi. A cura di Mark Dowding, Fixed Income CIO di RBC BlueBay (investmentworld.it)

Parlando entrambi da Sintra, Portogallo, dov’è in corso il forum organizzato dalla Banca centrale europea, entrambi i banchieri sono tornati a ribadire che la battaglia contro l’inflazione non è ancora finita. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Con il raffreddamento dell’inflazione dai recenti massimi, l’attenzione si è concentrata sulla data in cui la Federal Reserve (Fed) potrebbe tagliare il suo tasso di interesse di riferimento. Nel frattempo, però, la banca centrale ha fatto una cosa sottile ma cruciale che molti hanno trascurato: ha alzato le stime del tasso di interesse “neutrale” a lungo termine. (Economy Magazine)

Negli Stati Uniti "l'inflazione non tornerà al 2% quest'anno, ma forse alla fine dell'anno prossimo o nel 2026, ma stiamo facendo progressi". (LA STAMPA Finanza)

New York, 2 lug. (Tiscali Notizie)