Condannato Monsignor Becciu: pubblicate le motivazioni della sentenza
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L’uso illecito di fondi della Santa Sede da parte del cardinale Angelo Becciu c’è stato anche se non c’era “finalità di lucro”. È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza (819 depositate dal Tribunale vaticano) che lo ha condannato per peculato. “Il tema centrale resta uno ed uno soltanto: la illiceità della donazione, in quanto effettuata a favore di propri congiunti e quindi in violazione delle già citate norme dell’ordinamento con conseguente uso illecito delle somme di cui il pubblico ufficiale dispone” si legge nelle motivazioni. (Cagliaripad.it)
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I motivi della condanna al cardinale Becciu. (Sassari Oggi)
Ecco perché il Tribunale del Vaticano, lo scorso dicembre, ha condannato il cardinale Angelo Becciu per peculato. Nel dettaglio, il cardinale Giovanni Angelo Becciu e Raffaele Mincione erano stati riconosciuti colpevoli di peculato; Enrico Crasso per il reato di autoriciclaggio; Gianluigi Torzi e Nicola Squillace per truffa aggravata e Torzi anche per estorsione in concorso con Fabrizio Tirabassi, lo stesso Tirabassi per autoriciclaggio. (La Nuova Sardegna)
Oltre 800 pagine di motivazioni per la condanna a tre capi d'imputazione per peculato al cardinale Giovanni Angelo Becciu. La sentenza ha preso in atto un lungo periodo di tempo, a partire del 2012, e ha ritenuto colpevole Becciu e altri per l'uso illecito dei fondi ecclesiastici. (Sky Tg24 )
Un documento imponente di oltre ottocento pagi… (L'HuffPost)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Processo palazzo Londra, motivazioni sentenza: da Becciu uso illecito anche senza lucro (TV2000)
In Vaticano il reato di peculato si configura anche se non c’era «finalità di lucro». Ecco perché il Tribunale del Papa, lo scorso dicembre, ha condannato in primo grado il cardinale Angelo Becciu in riferimento ai 100 mila euro provenienti dai fondi della Segreteria di Stato e destinati alla cooperativa Spes della diocesi di Ozieri, in Sardegna, nella quale lavorava anche suo fratello. (ilmessaggero.it)