Mobilità sanitaria, Consigliere regionale Vizziello (Basilicata Casa Comune): aumentano i lucani che si ricoverano fuori regione e diminuiscono i cittadini di altre regioni che si ricoverano in Basilicata
Mobilità sanitaria, Consigliere regionale Vizziello (Basilicata Casa Comune): aumentano i lucani che si ricoverano fuori regione e diminuiscono i cittadini di altre regioni che si ricoverano in Basilicata. Di seguito la nota integrale. “Quando aumentano i lucani che si ricoverano fuori regione e diminuiscono i cittadini di altre regioni che si ricoverano in Basilicata, circostanza verificatasi nella nostra regione tra il 2019 e il 2023, possiamo tranquillamente definire disastrosa la gestione della sanità lucana da parte del governo Bardi, che si è appunto insediato nel 2019 ed è a tutt’oggi in carica”. (Sassilive.it)
La notizia riportata su altre testate
Istituito nel 1978 all’antivigilia di Natale con la legge n. 833 ha rappresentato un modello assistenziale nazionale di riferimento per numerosi studiosi di organizzazione sanitaria e politici di tutto il mondo. (L'Unione Sarda.it)
Nonostante la pandemia abbia causato una riduzione del fenomeno della mobilità sanitaria, già dalla seconda metà del 2020 si osserva una ripresa del trend. (Sanità24)
I dati sulla mobilità sanitaria evidenziano il divario tra Nord e Sud: sono un milione i “migranti della salute”. Un milione di persone si sposta ogni anno dalle regioni del Sud e dalle isole verso quelle del Nord per curarsi. (Nurse Times)
Ma oggi, benché i suoi ospedali siano tra i migliori dello Stivale, non sono quelli più ambiti: la Lombardia è stata infatti sorpassata dall’Emilia Romagna in quella che viene definita “mobilità ospedaliera”, cioè il valore che rappresenta i ricoveri di coloro che si spostano dalla propria regione di residenza a un’altra per avere cure migliori o più rapide. (IL GIORNO)
Migrare per motivi di salute, nella speranza di ricevere fuori Regione le cure migliori per la propria malattia. Si parte prevalentemente dal Sud in direzione Nord per fare interventi chirurgici di alta complessità, raggiungere centri specializzati per una determinata malattia, ma anche per effettuare visite specialistiche ed esami diagnostici. (Corriere della Sera)
I dati del 2023 sono stati presentati oggi, 12 dicembre, da Agenas, l’Agenzia del ministero della Salute per i servizi sanitari regionali. In termini di spesa, nel 2023 si registra una crescita nell’ordine del 7 per cento sul 2022, che completa il trend post pandemia e porta il totale a 2,88 miliardi di euro (su circa 130 del fondo sanitario nazionale). (Il Fatto Quotidiano)