È morto lo scrittore Roberto Gervaso: il saluto della figlia
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È morto a Milano lo scrittore e giornalista Roberto Gervaso.
Lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica, giornalista del Tg5.
Proprio lei lo ha salutato su Twitter scrivendo: “Sei stato il più grande, colto e ironico scrittore che abbia mai conosciuto.
Tra le tante opere, era autore, insieme a Indro Montanelli, di celebri libri di dilvugazione sulla storia dell’Italia.
E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. (Virgilio Notizie)
Su altri giornali
Io ti porterò sempre con me. Moltissimi i suoi libri di successo, in gran parte dedicati alla storia e alla memorialistica. (Sky Tg24 )
E’ stato anche un popolare personaggio della tv dove appariva sempre con il suo immancabile papillon ed è noto per i suoi aforismi. Lo scrittore e giornalista Roberto Gervaso, autore di successo di numerosi libri, in particolare biografie di celebri personaggi, e protagonista tra i primi della grande divulgazione storica in Italia, è morto, dopo una malattia, all’età di 82 anni in ospedale a Milano (L'HuffPost)
E gli piaceva moltissimo, ma mai quanto Orazio o Montaigne, Ennio Flaiano: «La sua descrizione di Roma è una delle migliori. E poi quella sua vaga somiglianza con Churchill, uno dei suoi campioni, faceva parte dello spasso e del suo spessore. (Il Gazzettino)
Tra il 1965 e il 1970 firma insieme a lui i primi sei volumi della “Storia d’Italia” edita da Rizzoli, acquisendo grande notorietà. Lo stesso ha fatto Silvio Berlusconi: “Quella di Roberto Gervaso è una grave perdita per me, per il giornalismo, per l’Italia. (Il Fatto Quotidiano)
Pierluigi Diaco posta su Twitter un video e scrive: "Qui trovate la partecipazione di un immenso Roberto Gervaso a #ioete lo scorso anno. Quella di Gervaso è stata una figura molto nota - anche per il suo papillon e per gli aforismi - al pubblico televisivo. (AGI - Agenzia Italia)
«Resto dentro di me l’allievo devoto di un Maestro. Maggio 2018, Roberto Gervaso ci racconta il suo profondo legame con Indro Montanelli per l’uscita dei volumi che scrissero insieme per la Storia d’Italia, riproposta in quei giorni dal «Corriere» . (Corriere della Sera)