Asti, Alberto Bianchino il "sindaco dell'alluvione: «Manca sensibilità amministrativa sulla prevenzione»
Era stato eletto sindaco da pochi mesi e si è trovato a dover fronteggiare la peggior calamità naturale della città del Dopoguerra. Alberto Bianchino ricorda quei giorni. Che ricordo ha di sabato 5 e domenica 6 novembre 1994? La giornata iniziò con un sopralluogo alla scuola media Goltieri per i problemi dovuti alle infiltrazioni di acqua nelle aule. Nel pomeriggio volevo andare a trovare mia madre, a Ceva e lei già mi mise in allarme dicendomi di non andare su perché era già arrivata l’acqua del Tanaro intorno a casa. (La Nuova Provincia - Asti)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Trent’anni dopo, “con immutato spirito di aggregazione e senso di appartenenza a quella che fu una esperienza drammatica ma al contempo costruttiva” si sono ritrovati gli ex dirigenti, tecnici ed impiegate dell’Ufficio Ricostruzione del Comune di Asti (La Nuova Provincia - Asti)
“Partiranno a breve i lavori sul territorio di Atina, in località Rosanisco, relativi a un intervento di messa in sicurezza del ponte di attraversamento del torrente Rio. L’intervento, per un totale di 670mila euro, permetterà di rinforzare e mettere in sicurezza la struttura, favorire la circolazione e realizzare anche passerelle pedonali sul lato destro. (Frosinone News)
Trent’anni fa, l’alluvione che sconvolse il Piemonte. Nel tardo pomeriggio di sabato 5 novembre, ignare di ciò che stava accadendo a Ormea, Garessio, Ceva, Clavesana, le città lungo il fiume erano immerse in un clima da catastrofe imminente. (La Stampa)
Giovedì 7 novembre a Crescentino, alle 17,30 in piazza Sorelle Ierinò, verranno ricordate le sorelle Loredana e Maria Teresa vittime dell’alluvione del 1994. (La Sesia | Cronaca)
"Trenta anni da quel terribile giorno, 30 anni dalla grande alluvione che coinvolse il nostro Piemonte". La disperazione, le urla, i volti persi e smarriti". (La Repubblica)