Tombi! Special Edition non può essere Platinato: ecco perché

L’attesa per l’arrivo di Tombi! Special Edition è stata lunghissima, con l’iconico ragazzo dai capelli rosa pronto a tornare dopo 27 anni. Dal 1° agosto, grazie a Limited Run Games, possiamo finalmente rigiocare questa storica avventura anche su PlayStation 5, con diverse migliorie e il supporto ai trofei. Purtroppo però, c’è un’amara notizia per tutti noi cacciatori. Al momento, Tombi! Special Edition risulta implatinabile a causa del trofeo “Fili strappati” che richiede di collezionare tutti i pantaloncini presenti nel gioco. (PlayStationBit)

Ne parlano anche altri giornali

Gli appassionati di retrogaming possono ora immergersi nuovamente nelle avventure di un'icona videoludica senza tempo. Tombi! Special Edition fa il suo debutto su Nintendo Switch, PlayStation 5 e PC, offrendo una versione rimasterizzata del celebre platform del 1997. (Spaziogames.it)

La storia di Tombi! (o Tomba! se vogliamo usare il suo nome originale) è per certi versi molto triste. (Tom's Hardware Italia)

Apprendere lo gnomese Il Natale del 1997 fu per molti giocatori un punto di svolta. (PlayStationBit)

Tombi! Special Edition, la recensione del ritorno del classico anni '90

Troviamo inoltre come extra un museo con documenti di sviluppo mai visti prima d'ora, materiale promozionale e bozze originali ad alta risoluzione, un'intervista al creatore Tokuro Fujiwara, una nuova colonna sonora rimasterizzata. (Multiplayer.it)

Offerte Gift Card Eneba, perché approfittarne? Se siete appassionati di giochi retrò e desiderate rivivere le emozioni di un classico senza tempo, Tombi! Special Edition è il titolo che fa per voi. Disponibile da oggi su Nintendo Switch, PlayStation 5 e PC, questa edizione speciale del celebre platformer del 1997 è stata aggiornata con grafica migliorata e nuove funzionalità che rendono l'esperienza di gioco ancora più coinvolgente. (Tom's Hardware Italia)

Poi, una volta raggiunto il ruolo di general manager della divisione console, scelse d'imboccare una strada che oggi è all'ordine del giorno per i veterani del settore, ma che nel 1995 fu percepita come il frutto di pura e semplice follia: presentò le dimissioni a una delle compagnie più in vista dell'industria, lasciandosi alle spalle un'eredità ingombrantissima e un altisonante ruolo dirigenziale, per fondare il suo piccolo studio indipendente, una bottega che rispondeva al nome di Whopee Camp. (Multiplayer.it)