Referendum di Berlino sulle società immobiliari: vince il sì all’esproprio degli appartamenti

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Corriere della Sera ESTERI

E la gioia di Joanna Kusiak del comitato promotore. Joanna Kusiak, portavoce del comitato promotore. DALLA NOSTRA INVIATA. BERLINO — Torna l’esproprio proletario.

Stamani, a spoglio ancora in corso, i voti a favore della socializzazione delle società immobiliari erano il 56,4 per cento, davanti ai No al 39 per cento, una differenza ormai incolmabile.

«Non importa in quale composizione: la futura coalizione di governo dovrà portare a termine la socializzazione delle società immobiliari

Il comitato referendario vuole trasferire gli appartamenti a una società di diritto pubblico senza scopo di lucro e propone di pagare le società immobiliari con obbligazioni finanziate in 40 anni dai redditi da locazione. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La Deutsche Wohnen – la più grande società immobiliare che ha visto il suo nome anche nella campagna referendaria chiamata intitolata Espropiare Deutsche Wohnen (DWE – Deutsche Wohnen Enteignen) – ha risposto per prima, con l’arroganza del padrone che si crede padrone anche dei governi, spesso a ragione. (Il Fatto Quotidiano)

Nella Capitale tedesca, infatti, contestualmente alle elezioni politiche nazionali si votava anche il referendum sull’emergenza abitativa. Sin dalle prime battute dello spoglio, lo scarto a favore del sì, nel referendum che proponeva l’esproprio degli appartamenti sfitti di proprietà di società immobiliari, è sembrato abbastanza netto (56,4% contro il 39% di chi ha votato no). (idealista.it/news)

Attraverso un referendum che era stato promosso da Die Linke (partito della sinistra radicale), domenica i cittadini berlinesi, raggiungendo il quorum con il 56,9% dei voti, hanno confermato la vittoria del SÌ al referendum. (PRESSENZA – International News Agency)

La situazione a Berlino e in Germania. I prezzi degli affitti a Berlino sono un grande problema per gli abitanti della città. Un referendum consultivo a Berlino apre il dibattito europeo sul caro affitti. (Open)

L’iniziativa “Espropriare Deutsche Wohnen and Co!”, infatti, non ha messo ai voti un disegno di legge, ma ha formulato un invito al Senato statale a occuparsene. (L'HuffPost)

Nonostante il risultato del referendum non sia vincolante, perché non legato a una legge specifica, la nuova sindaca Franziska Giffey e il nuovo governo della città-stato di Berlino non potranno non tenere conto di un risultato che riflette l’ostilità prevalente dei cittadini nei confronti delle grandi società immobiliari. (il Mitte)