Afghanistan: oggi ultimo C-130 italiano. Arrivate 4 calciatrici di Herat
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Il C-130 da Kabul. Sul C-130 oltre ai cittadini afghani – poco meno di sessanta, secondo quanto si è appreso – anche personale del ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale e della Nato.
Ma, secondo l’agenzia di stampa Reuters, almeno 28 membri dei talebani avrebbero perso la vita all’aeroporto di Kabul.
“Ringrazio tutti gli italiani che ancora si prodigano in questo straordinario sforzo umanitario per salvare i cittadini afghani”, ha aggiunto il premier
E' di oltre 100 morti il bilancio degli attentati all'aeroporto di Kabul, 28 sono talebani. (In Terris)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ancora una volta a patire le conseguenze sono le donne: al centro accedevano gratuitamente circa mille donne l’anno e dal 2013, anno in cui è stato istituito, sono state esaminate circa 9.300 pazienti. (Elle)
Lì, grazie alla Fondazione Veronesi, siamo stati messi su un aereo militare e siamo arrivati in Italia" “Fino a un mese fa ero la responsabile del centro, mi occupavo delle mammografie e dei tumori al seno", racconta infatti a La Stampa una delle dottoresse, "Ora non c’è più nessuno che lo faccia. (Yahoo Finanza)
Sono tutte donne afghane". Fortunatamente sono state tutte evacuate dal Paese e messe in salvo con le loro famiglie, ma oggi ad Herat non c'è più nessuno che si occupi di tumori al seno. (Yahoo Finanza)
È l’appello di F.R, 40 anni, una delle dottoresse che lavoravano al centro per la prevenzione del tumore al seno della Fondazione Veronesi a Herat, ora caduto in mano ai talebani. La dottoressa da pochi giorni ha trovato rifugio in Italia con la sua famiglia. (Luce)
E dal suo avvio sono circa 9.300 circa le donne che sono state esaminate. E fino a pochi giorni fa nella struttura lavoravano due medici, due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio. (Io Donna)
Il proverbio “Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo” non vale più in Afghanistan. Chi è rimasto a Herat, invece, non ha più tempo. (Difesa e Sicurezza)