Sangue e dolore in Medio Oriente, uccise 84 persone a Gaza: tra le vittime 50 bambini
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nelle ultime 24 ore, raid israeliani su due edifici residenziali nel nord della Striscia di Gaza hanno causato la morte di 84 persone, tra cui più di 50 bambini , secondo quanto riportato dall’ufficio stampa governativo di Gaza, gestito da Hamas. Oltre alle vittime confermate, molte persone risultano ferite o disperse sotto le macerie. Le operazioni di soccorso sono in corso, ma i soccorritori devono affrontare condizioni estremamente difficili a causa dei continui bombardamenti e della limitata disponibilità di attrezzature per il recupero dei corpi e il soccorso dei feriti. (Gazzetta del Sud)
Ne parlano anche altre testate
Se l'Iran dovesse lanciare nuovamente missili balistici contro Israele, l'esercito risponderà utilizzando «capacità che non abbiamo utilizzato» negli attacchi della scorsa settimana e «colpirà siti che allora abbiamo risparmiato». (Corriere della Sera)
– Hamas ha rifiutato di accettare una proposta di accordo che preveda una tregua breve al conflitto nella Striscia di Gaza. Ad annunciarlo è stato l’alto funzionario Taher al-Nunu: “Sosteniamo una fine permanente della guerra, non una temporanea”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
52, invece, i morti nell’est del territorio libanese. Paola Simonetti – Città del Vaticano Israele non allenta gli i raid su Libano e sulla Striscia di Gaza, dove nelle ultime 24 ore, secondo cifre fornite da Hamas non confermate da altre fonti, i bombardamenti avrebbero provocato 84 vittime palestinesi, fra cui 50 bambini. (Vatican News - Italiano)
Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha dichiarato che si sta impegnando per un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hezbollah entro pochi giorni. (la Repubblica)
Il portavoce dell'Onu ha sottolineato che Guterres "è profondamente allarmato dalla continua escalation in Medio Oriente", e ha sottolineato che "tutti gli atti di escalation sono condannabili e devono cessare". (Tuttosport)
E ora dubitano che i pesanti bombardamenti israeliani e i combattimenti nel Libano del sud termineranno prima delle presidenziali Usa: in poche parole andranno avanti e a lungo. Un auspicio più che una realtà, perché gli americani, autori di una proposta di cessate il fuoco di due mesi tra Israele e Hezbollah, hanno già frenato. (il manifesto)