Rino Tommasi, una divinità del giornalismo: il ricordo di Stefano Meloccaro
Rino Tommasi è stato un gigante del giornalismo sportivo. Con rigore, ironia e passione ha rivoluzionato il modo di raccontare il tennis e lo sport, instillando cultura e professionalità. Inventore di termini iconici e dotato di una memoria ‘da internet’, era un simbolo di libertà e integrità. Gianni Brera lo definì “Professore”, mentre Adriano Panatta ne lodò la schiettezza. Per me è un modello e un maestro, degno di essere studiato nelle scuole di giornalismo (Sky Sport)
Ne parlano anche altri giornali
La boxe, anzi “la grande boxe” perché così si chiamava la sua iconica trasmissione tv anni Ottanta, è stata una delle sue principali passioni sportive, insieme al tennis. Nel pugilato però Rino Tommasi, scomparso oggi a 90 anni (ne avrebbe fatti 91 a febbraio), è stato protagonista anche in prima persona e non “soltanto” come giornalista. (Il Fatto Quotidiano)
Perché Rino Tommasi, morto ieri a 90 anni dopo una lunga malattia, era rimasto sempre legato alla città dove aveva trascorso l’adolescenza. SAN BENEDETTO La città delle palme perde un amico, un grande uomo prima che «il miglior cronista di tennis al mondo» secondo la più importante associazione mondiale di settore, l’Atp. (corriereadriatico.it)
Nel giorno dell’addio a Rino Tommasi pubblichiamo integralmente la sua prefazione al libro di Remo Croci “Samb che Passione”. In questo meraviglioso scritto il giornalista racconta il suo profondo legame con la città di San Benedetto. (La Nuova Riviera)
A cura di Marco Beltrami (Fanpage.it)
Generoso nell'insegnare ai suoi giovani allievi come ho avuto la fortuna di essere, Rino è stato un gigante del giornalismo e ha dato il via a una nuova era della comunicazione, coniando un suo personalissimo vocabolario e anticipando grazie a una sconfinate e appassionata applicazione l'era delle statistiche, che raccoglieva a mano ancora prima dell'avvento di internet. (Sky Sport)
Intere generazioni di appassionati di boxe e racchette hanno imparato a conoscere e apprezzare ancora di più questi due sport proprio grazie alle sue telecronache sulle emittenti private (epici gli anni di Tv Koper Capodistria, con le maratone pomeridiane da Wimbledon, e delle emittenti “in chiaro” che arrivavano a tutti senza bisogno di abbonamenti) e alla sua voce un po’ nasale ma inconfondibile, e soprattutto capace di immediata empatia con gli ascoltatori. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)