​Paolo Pietrangeli, morto il cantautore romano celebre per Contessa e regista di Amici e Maurizio Costanzo show

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Contessa, la canzone popolare che lo rese celebre. «Ogni volta che gli abbiamo chiesto di darci una mano - ricorda ancora Acerbo - con umiltà si metteva a disposizione.

È morto Paolo Pietrangeli, cantautore, attore, regista, scrittore.

Ma da gigante buono e sempre ironico tendeva sempre a non drammatizzare la situazione».

Con le sue canzoni Paolo ha dato voce al lungo sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta»

Un impegno che Paolo con umanità generosa non ha mai dismesso». (Il Messaggero)

Su altri media

Ho conosciuto Paolo Pietrangeli molti anni dopo l’insorgere di Contessa, quando era militante di Rifondazione Comunista, ma in realtà era con me, come con tante e tanti di noi, dal canto alla Camiceria Pancaldi. (L'AntiDiplomatico)

Tra il 1977 e il 1978 Pietrangeli fu chiamato ad esibirsi a Sanza e rimase particolarmente colpito dalla popolazione che lo accolse calorosamente e volle conoscere perciò la storia politica del paese. In quel clima politico, il cantautore arrivò a Sanza, in quel “piccolo paese del Meridione di cui non ricordo il nome”. (ondanews)

E le parole non erano quell’inutile riempitivo che sta in tante canzoni solo per fare da supporto alla voce. Ma quando Paolo si alzava io aspettavo una canzone più di tutte le altre (Il Fatto Quotidiano)

È morto il cantautore romano Paolo Pietrangeli all’età di 76 anni. Ha diretto in questa veste programmi si successo come Maurizio Costanzo show, Amci e C’è posta per te. (Ck12 Giornale)

Le parole di Maurizio Costanzo. Anche Maurizio Costanzo si è unito al ricordo di Paolo Pietrangeli, per anni regista del suo Maurizio Costanzo Show, ma non solo. Perderlo è drammatico e tristissimo ma forse lui saprà obbligare alle sue regole il posto dove da oggi sarà”. (Today)

Paolo Pietrangeli Pietro Coccia / IPA. Nel 1974, Paolo Pietrangeli debutta come regista con un documentario di forte impatto politico dal titolo Bianco e Nero, che descrive il microcosmo del neofascismo denunciando delle collusioni tra una parte dello Stato e diversi settori eversivi dell’estrema destra. (Vanity Fair.it)