Consegnate a Roma Tre oltre 35.000 firme contro “laboratorio per bambini trans”. Rettore pubblichi verbale dell’approvazione del Comitato Etico

Tramite mail PEC - le oltre 35.000 firme che abbiamo raccolto per dire no al “Laboratorio per bambin trans”, che si sta svolgendo proprio in queste ore. Chiediamo al Rettore Massimiliano Fiorucci di pubblicare i documenti e i verbali prodotti dal Comitato Etico che ha dato il suo ok all’iniziativa. Cittadini e famiglie hanno il diritto di sapere su quali basi, argomenti e presunte evidenze scientifiche il Comitato ha detto sì a questo laboratorio, che tra l’altro per stessa ammissione del Rettore vuole essere una “ricerca esplorare territori di confine, lungo i quali non sono consolidate conoscenze adeguate”, dunque un esperimento condotto coinvolgendo anche i bambini che vanno dai 5 ai 14 anni, con la netta impronta ideologica Lgbtqia+ dei suoi promotori, Michela Mariotto e Maric Martin Lorusso, direttamente collegati all’associazione “GenderLens”, un gruppo di attivisti politici impegnati per il riconoscimento dell’identità di genere fluida, “creativa” e “trans” dei bambini fin da piccolissimi. (provitaefamiglia.it)

La notizia riportata su altre testate

In concomitanza con l'apertura del laboratorio, il comitato ProVita & Famiglia ha depositato, mediante posta certificata, la petizione firmata da 35mila persone per dire no al progetto. Un laboratorio condotto da ricercatori e da una insegnante montessoriana in programma proprio oggi negli spazi dell'università romana. (il Giornale)

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Dopo giorni di polemiche il Laboratorio trans e gender per bambin (con l'immancabile asterisco) promosso dall'Università Roma Tre, con il via libera del Comitato etico, si è svolto. Il progetto, finito nel mirino di FdI (con la denuncia di Fabio Rampelli) e di Pro Vita e (Secolo d'Italia)

L'ateneo, finito nell’occhio del ciclone delle critiche, ha precisato che quello da più parti definito “corso gender” è in realtà un singolo incontro, nell'ambito di una ricerca non finanziata, che non prevede in alcun modo attività finalizzate a influenzare i minori su questioni legate al genere (Luce)

Dopo giorni di polemiche eattacchi da parte della destra e delle associazioni "no gender", alla fine bambini, ragazzi e e famiglie hanno tenuto il laboratorio con ricercatori e insegnanti, dedicato all'orientamento sessuale di giovani e giovanissimi. (Fanpage.it)

«Rimarchiamo il nostro sconcerto - ha aggiunto - per le parole del rettore Massimiliano Fiorucci che non solo non ha bloccato l'iniziativa, ma l'ha addirittura difesa parlando di una ricerca per “esplorare territori di confine, lungo i quali non sono consolidate conoscenze adeguate”, e dunque ammettendo che il progetto è una vera e propria sperimentazione col coinvolgimento di bambini dai 5 anni ai 14 anni, ai quali adulti stanno applicando l'etichetta di “transgender” senza nessun fondamento scientifico». (Il Sole 24 ORE)