Bassetti parla dopo la foto del Papa: «In un mese è come se avesse preso 5 anni»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmattino.it SALUTE

«La foto restituisce un uomo molto sofferente, dove si vede questo crocifisso illuminato che in qualche modo vuole vuole far vedere come ci sia una luce. Ma poi c'è l'uomo profondamente segnato da un mese di ricovero in ospedale, che ne ha colpito profondamente il fisico», così Matteo Bassetti, commentando la prima foto di Papa Francesco durante il ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. Non si vedono i naselli (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

La prima foto di Papa Francesco dopo 31 giorni di ricovero Il Vaticano ha diffuso la prima foto di papa Francesco da quando il Santo Padre è ricoverato all'ospedale Policlinico Gemelli di Roma per una grave polmonite bilaterale, ossia dal 14 febbraio 2025. (Il Giornale d'Italia)

E' la prima immagine di Papa Francesco, diffusa dalla sala stampa della Santa Sede, da quando è stato ricoverato, lo scorso 14 febbraio. Il Papa senza zucchetto e con i paramenti per la messa, la stola viola che si indossa in Quaresima; seduto sulla sedia a rotelle, lo sguardo basso e assorto nella preghiera. (ilmessaggero.it)

Papa Francesco, 88 anni, senza zucchetto e con i paramenti per la messa, la stola viola che si indossa in Quaresima; seduto sulla sedia a rotelle, lo sguardo basso e assorto nella preghiera. (leggo.it)

Papa “Sto affrontando un periodo di prova”

Sono stabili le condizioni di Papa Francesco, ricoverato al Gemelli dallo scorso 14 febbraio. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Da ieri Bergoglio non è più un Papa invisibile. Confortato dagli ultimi bollettini medici che certificano un progressivo (lento) recupero e probabilmente lui stesso sentendosi un po’ meglio, ha deciso di fare un passo importante, superando tutte le barriere personali che finora gli avevano impedito di mostrarsi per quello che era, un anziano di ottantotto anni colpito da diversi virus polmonari aggressivi e con difficoltà evidenti a respirare in autonomia. (ilgazzettino.it)

Quanta attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti dove si svolgono i servizi più umili. ROMA (ITALPRESS) – “Sto affrontando un periodo di prova e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. (La Gazzetta del Mezzogiorno)