Azienda-lager a Samarate, clandestini in nero cucivano vestiti per l’alta moda

SAMARATE – Opificio lager scoperto in via Aspesi a Samarate. Lavoratori clandestini producevano, in nero, e vivevano in un capannone in condizioni igienico-sanitarie precarie. L’edificio è fatiscente e sprovvisto di qualunque permesso o certificazione, a cominciare da quella anti-incendio. Qui, da tre mesi, venivano prodotti capi di abbigliamento anche per note griffe d’alta moda. Vestiti realizzati grazie a manodopera pagata 8 euro l’ora e rivenduti a circa 400 euro a capo. (malpensa24.it)

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– Producevano e confezionavano vestiti per griffe d’alta moda lavorando “in nero” in un capannone in condizioni igienico-sanitarie precarie. I capi d'abbigliamento erano realizzati grazie a manodopera pagata 8 euro l'ora. (IL GIORNO)

All’interno, lavoratori senza permesso di soggiorno producevano capi d’abbigliamento destinati a note griffe di alta moda. I lavoratori, pagati 8 euro all’ora, operavano in condizioni igienico-sanitarie precarie, dormendo su brande improvvisate in locali privi di ogni requisito di sicurezza. (BlogSicilia.it)

Abiti di lusso prodotti a meno di 10 euro e rivenduti a 400. I militari della guardia di finanza del comando provinciale di Varese hanno sottoposto a sequestro preventivo un opificio a Samarate, con annessi spazi utilizzati come dormitori abusivi, dove veniva svolta, da cittadini cinesi, l'attività di confezionamento e produzione di capi d'abbigliamento di note griffe, realizzati a 8 euro cadauno e rivenduti al dettaglio 400 euro cadauno. (MilanoToday.it)

Qui sarebbe stati sfruttati per produrre capi di alta moda. (Fanpage.it)

L’opificio è stato sequestrato. Confezionavano capi di note griffe che venivano rivenduti al dettaglio a 400. (Il Fatto Quotidiano)

In un opificio di sartoria di Samarate, i militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Varese hanno scoperto dei lavoratori clandestini che producevano, in nero, abiti d’alta moda. I capi d'abbigliamento erano realizzati grazie a manodopera pagata 8 euro l'ora ma poi venivano rivenduti al dettaglio a 400 euro. (Tiscali Notizie)