Governo, proroga per i mutui under 30 e più tempo per la spinta alle successioni nelle pmi

Prende la forma di un decreto con minicoperture per la manovra il nuovo Proroghe atteso in Consiglio dei ministri mercoledì 26 settembre assieme alla nota di aggiornamento del Def. Il provvedimento parte da una serie di misure stralciate dal decreto Bollette approvato lunedì 26 settembre. Su tutte l’estensione al 31 dicembre delle agevolazioni per mutui sulla prima casa riservata agli under 36. Più tempo per i beni ai soci Nella bozza trovano però spazio alcuni interventi che potrebbero portare risorse in vista della legge di Bilancio. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre testate

Favorire l'autonomia abitativa in Italia, sostenendo i più giovani. Con il Decreto Sostegni Bis sono state introdotte le agevolazioni prima casa per gli under 36 e con il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri sono stati prorogati i termini: c'è tempo fino al 31 dicembre. (mutui.segugio.it)

73/2021 (c.d. Inoltre, nel caso di acquisto con mutuo, vi è anche l'esenzione dall'imposta sostitutiva pari allo 0,25% sull'importo concesso dall'Istituto di Credito. (il Resto del Carlino)

I giovani che vogliono accendere un mutuo per comprare la loro prima casa potranno contare sulla garanzia dello Stato ancora per un po’. La proroga sul provvedimento a favore degli under 36 (già prorogato al 30 settembre lo scorso luglio) è infatti sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi, giovedì 28 settembre 2023. (Immobiliare.it)

La misura introdotta dal governo Draghi era in scadenza il 30 settembre, ma ha ricevuto in Consiglio dei ministri la proroga fino a fine 2023. Ancora tre mesi a disposizione per i giovani sotto i 36 anni per accedere al mutuo agevolato sulla prima casa. (QuiFinanza)

Il Governo ha approvato il Decreto proroghe con diverse misure di differimento di termini fiscali. Inserisci l'indirizzo Email a cui inviare il pdf: (Fiscoetasse)

– Le rate dei mutui pesano sui bilanci familiari, soprattutto in questa fase, caratterizzata dall’aumento del costo del denaro e da un’inflazione ancora alta. A marzo 2023, secondo un'indagine del sindacato Fabi, i crediti deteriorati nella regione hanno sfiorato i 980 milioni di euro. (LA NAZIONE)