Potere al Popolo: “ieri in piazza noi c’eravamo. Ecco quello che abbiamo visto!”

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Pubblichiamo il comunicato di Potere al Popolo diramato in serata sui social ed ignorato dal mainstream mediatico_ Abbiamo visto migliaia di persone mettersi in viaggio da tutta Italia, e riempire una piazza, sfidando il divieto del Governo, respingendo al mittente l’assurda pretesa di limitare il diritto a opporsi a un genocidio in corso. Abbiamo visto moltissimi giovani, e una città che ha risposto all’appello delle organizzazioni palestinesi in Italia e che ha ribadito che il governo e l’apparato militare industriale italiano sono complici di chi sta ammazzando impunemente persone innocenti e mettendo a ferro e fuoco il medioriente. (PRESSENZA – International News Agency)

Se ne è parlato anche su altri media

L’accusa arriva dai sindacati di polizia, in questo caso da Domenico Pianese, segretario generale del Coisp. Uno scenario che va oltre la guerriglia urbana e che è al centro degli accertamenti investigativi che puntano a identificare chi ha pianificato e condotto l’assalto di oltre 200 black bloc ai blindati delle forze dell’ordine sabato a piazzale Ostiense. (Corriere Roma)

Uno striscione “fermiamo il genocidio, Palestina libera”, una cassa Bluetooth che trasmette i brani di Shelat e 50 persone che presidiano piazzale Clodio, l’ingresso del tribunale di Roma. (Repubblica Roma)

«Totale vicinanza alle vittime civili e innocenti degli attacchi del 7 ottobre , alle vittime civili e innocenti del popolo palestinese nella Striscia di Gaza, alle vittime civili e innocenti nell'area del Libano, auspicando che questo conflitto che sta seminando decine di migliaia di morti innocenti possa quanto prima cessare e la via del dialogo, la via diplomatica, possa riprendere». (Corriere della Sera)

Ancora divieti ai cortei per la Palestina: a Torino vietata anche una fiaccolata

Scontri Roma, domiciliari per il 24enne fermato: “Grazie a tutti per la vicinanza” 07 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Per il giovane è previsto il processo per direttissima al tribunale penale di Roma di piazzale Clodio: l’accusa è di manifestazione non autorizzata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. (Il Fatto Quotidiano)

La questura di Torino, su disposizione del questore Paolo Sirna, ha vietato preventivamente ogni manifestazione pro Palestina in programma per oggi nel capoluogo piemontese. (L'INDIPENDENTE)